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Dall’etica professionale alla responsabilità civile

di redazione* il . Emilia-Romagna

Da sempre, uno dei punti di forza delle organizzazioni mafiose è rappresentato dalla capacità di ottenere cooperazione da soggetti esterni all’organizzazione criminale. Il loro controllo del territorio modifica la struttura delle relazioni sociali alterando quelli che sono gli effetti dello sviluppo locale. Inoltre la mafia impedisce l’affermazione di un tessuto sociale fondato sulla fiducia e sulla condivisione e si appropria, nelle zone in cui è fortemente radicata, di questo capitale relazionale, sottraendo risorse all’attuazione di un vero sviluppo nella legalità.

Pur in un contesto di recessione economica, l’Emilia Romagna con i suoi alti livelli di sviluppo, di iniziative imprenditoriali e finanziarie, continua ad essere nel contesto delle regioni del Nord Italia una zona appetibile per la criminalità organizzata, che ha saputo nel corso dei decenni penetrare in importanti settori produttivi e della distribuzione, utilizzando anche strategici agganci nel mondo delle professioni. In particolare, vista la recrudescenza della presenza camorristica nel territorio modenese e il coinvolgimento di singoli professionisti, gli ordini professionali in collaborazione con Libera e Libera Informazione hanno inteso avviare una riflessione sui rischi della presenza mafiosa e sulle possibili soluzioni da adottare per rendere impermeabili gli ordini professionali.

Il 28 gennaio 2011 a Modena, il CUP di Modena ha presentato una carta etica delle professioni contro le mafie e la corruzione. Da quell’importante momento, dai consensi registrati non solo a livello regionale ma anche nazionale è nata l’idea di dare vita ad un percorso di formazione sui temi del contrasto alle mafie e alla corruzione e dell’etica delle professioni come antidoto alle pressioni criminali. Il percorso formativo, iniziato nel dicembre 2012 e terminato ad aprile 2013, è stato finalizzato a sensibilizzare gli appartenenti agli ordini professionali modenesi circa la presenza delle mafie in Modena e provincia, per approntare gli anticorpi civili alla diffusione della colonizzazione mafiosa.

Rafforzare gli strumenti della conoscenza, approfondire le ragioni del proprio impegno professionale al servizio della comunità, elaborare strumenti di contrasto da utilizzare come peculiari della propria professione: questi gli obiettivi fondamentali del corso, le cui lezioni sono contenute in questa pubblicazione.

*** a cura di Cup, Libera Informazione, Libera

Commissione “Contrasto alle mafie e alla corruzione” del Comitato Unitario delle Professioni di Modena 

Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie 

Fondazione Libera Informazione    

in collaborazione con

Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

DALL’ETICA PROFESSIONALE ALLA RESPONSABILITA’ CIVILE 

MODENA,

MARTEDI’ 10 DICEMBRE 2013 ORE 14.30

CCIAA Modena, via Ganaceto 134

Intervengono:

Umberto AMBROSOLI, Avvocato

Giuseppe LOMBARDO, Sostituto Procuratore DDA Reggio Calabria

Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro “Carte in Regola”,  che contiene gli atti del corso di formazione sui temi del contrasto alle mafie e alla corruzione e l’etica delle professioni come antidoto alle pressioni criminali, realizzato dalla Fondazione Libera Informazione e dalla Commissione “Contrasto alle mafie e alla corruzione” del Comitato Unitario delle Professioni di Modena.

A questo link tutte le lezioni di “Carte in regola”:  http://tv.unimore.it/index.php/sezioni-tematiche/registrazioni-video/642-carte-in-regola-contro-mafie-e-corruzione-cup-modena

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