Roma Capitale e Libera firmano protocollo d’intesa contro mafie e corruzione
Il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri e il direttore di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Enrico Fontana insieme contro criminalità organizzata e corruzione. Al Campidoglio la rete di associazioni presieduta da Luigi Ciotti ha firmato un Protocollo d’Intesa con l’obiettivo di “mettere a sistema un’ampia collaborazione […] per individuare e promuovere attivita’ di informazione sui temi della criminalita’ organizzata; realizzare iniziative di animazione territoriale e attivita’ finalizzate alla sensibilizzazione e partecipazione dell’opinione pubblica sui temi della corruzione e della trasparenza amministrativa; sviluppare e implementare gli sportelli Sos Giustizia per la prevenzione e l’analisi dei fenomeni dell’usura in citta’”. Un impegno che vedrà coinvolta anche la Fondazione Libera Informazione “per attività di informazione sui temi della criminalità organizzata”
Nel corso dell’iniziativa sono stati illustrati i provvedimenti attraverso cui l’amministrazione capitolina intende monitorare stabilmente i fenomeni criminali in citta’, nonche’ quelle volte a promuovere politiche di contrasto agli stessi di concerto con Libera, “associazione dotata degli strumenti idonei a fornire un adeguato supporto conoscitivo e propositivo in materia”.
La firma del protocollo è stata anche l’occasione per ricordare i numeri relativi ai patrimoni dei boss confiscati nel Lazio: segnale di una costante presenza mafiosa sul territorio che inquina l’economia e condiziona il tessuto sociale da decenni. Durante l’incontro è stata esaminata la situazione in cui versano i 645 beni confiscati ai boss nella regione Lazio, su un totale nazionale di 12.946, secondo i dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Alcuni di questi beni sono aziende confiscate ai clan e per evitare il loro fallimento e la perdita di posti di lavoro servirà una sinergia costante fra tutte le realtà chiamate ad occuparsene: mondo dell’economia, le istituzioni e la società civile.
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