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Saman. Saletti: “restiamo qui a Trapani per crescere”

Di Rino Giacalone il . Dai territori, Sicilia

Saman nonostante tutto c’è. La comunità fondata negli anni ’80 da Francesco Cardella, Mauro Rostagno e Chicca Roveri, c’è anche se oggi vive in un appezzamento di terreno di poca estensione e in attiguo edificio rurale, che si trovano passato oltre il cancello del baglio di Lenzi dietro il quale per anni ha vissuto la comunità di recupero. Saman non vive solo qui, ma anche a Marsala per esempio, e c’è qualche altra comunità nel resto d’Italia, «ma questa è solo e soltanto Saman – dice il presidente Achille Saletti – non vi sono proprietà e possedimenti personali, non esistono holding o tesori segreti, c’è la passione e l’impegno che continua ad essere quello di Mauro Rostagno, non c’è invece tutto il resto che per responsabilità appartiene a Francesco Cardella e che è stato oggetto di indagini penali e di ispezioni di natura finanziaria».

I vertici di Saman sono oggi costretti a difendersi come spesso per la verità è accaduto. L’ultimo loro avversario, ma forse l’unico di tutti questi anni, è l’ex guru Cardella che di recente si è ripreso una parte del baglio di Lenzi (che risultava da lui concesso a Saman in comodato d’uso, il contratto ora è scaduto e dunque quei beni sono rientrati nel possesso di Cardella) e che ha profittato dell’occasione per raccontare la «sua» (in tutta libertà e senza contraddittorio) sulle vicende di Saman, la comunità dalla quale lui è stato estromesso dopo che sono state scoperte una serie di malefatte che lo hanno visto condannato per due volte consecutive (per i falsi corsi di formazione professionale e per le accuse di truffa e peculato, anche se in parte finite prescritte in secondo grado), e dopo che è stato inseguito dalle ombre sullo stesso delitto Rostagno. Fa l’ambasciatore Cardella (rappresenta il Nicaragua nei paesi arabi e negli affari economici con l’Italia), ma vuole tornare a fare il possidente, riprendendo ciò che sostiene essere suo, Lenzi per l’appunto, e ha deciso di farlo attaccando (nella stessa occasione in cui si è fatto riprendere in giro per il baglio) la nuova gestione di Saman, accusata di incapacità.

«Le nostre difficoltà – dice il presidente Saletti – sono quelle analoghe alle altre comunità in Italia, ma pur così diciamo che Trapani resta il punto di riferimento di Saman perchè qui la comunità è nata perchè qui la comunità garantisce servizi ambulatoriali. Non pensiamo a smobilitare ma a crescere, facendo comunità e lavorando con i nostri soci». Lenzi però non pare essere più vostro. È vero? “C’era un comodato d’uso che è scaduto e abbiamo restituito gli immobili. C’è però su questi immobili un sequestro operato perchè Cardella deve restituire soldi a Saman, soldi pubblici finiti sui suoi conti, spese legali non saldate. La nuova Saman ha un contenzioso con l’erario statale che non potendo aggredire Cardella ha attaccato i nostri beni, anche questi soldi Cardella dovrà pagare, lui non ne parla ma i debiti non si cancellano in questo modo”.

Non sfugge che tutto questo accade a ridosso del 20° anniversario dall’omicidio di Rostagno (26 settembre 1988): a Saman, e non solo lì, c’è chi pensa alle dichiarazioni di Cardella diffuse con molta enfasi da una tv locale (la stessa dve amministratore è il figlio dell’avvocato che difende Cardella) come ad una operazione fatta a tavolino, le parole di Cardella potrebbero essere state pronunziate per dire che anche lui è stato un eroe, non solo Mauro, che è poi questo confrontarsi è la ragione di quel litigio di Cardella con Rostagno in vita del quale l’ex guru  non vuole rispondere, anche perchè avendone occasione nessuno continua a fargli questa domanda.

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