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Rassegna stampa 4 settembre 2013

il . Rassegne

Giornale di Sicilia. Ieri trentunesimo anniversario dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della Polizia Domenico Russo, uccisi da Cosa Nostra con dei colpi di Kalashnikov il 3 settembre del 1982, in via lsidoro Carini  a Palermo. Il Giornale di Sicilia nell’articolo a pagina 9  di Luigi Ansaloni dà spazio alle dichiarazioni di Piero Grasso, presidente del Senato (L’assassinio del 3 settembre 1982 ha rappresentato un attacco diretto all’anima del nostro Paese. Quando una Nazione perde i suoi uomini migliori, e’ come se avesse perso parte delle sue energie vitali, quelle che consentono ad uno Stato di crescere e prosperare”) e del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (“L’assassinio del 3 settembre 1982 ha rappresentato un attacco diretto all’anima del nostro Paese. Quando una Nazione perde i suoi uomini migliori, e’ come se avesse perso parte delle sue energie vitali, quelle che consentono ad uno Stato di crescere e prosperare”). Alla celebrazione hanno partecipato – come scrive Leone Zingales sulle colonne de “La Sicilia” anche il figlio del generale, professore Nando Dalla Chiesa, il prefetto Francesca Cannizzo, il presidente del`Ars Giovanni Ardizzone, i magistrati Ignazio De Francisci, Francesco Messineo e Roberto Scarpinato. Al termine della messa è stato proiettato un filmato con un`intervista a Dalla Chiesa che ha concluso le celebrazioni del 2013.

Repubblica -Palermo. L`anniversario dell’eccidio di via Carini è stato scelto come giorno in cui rinnovare la memoria e l’impegno attraverso l’inaugurazione dell’angolo di Libera all`interno del bookshop di Palazzo dei Normanni. I prodotti agricoli della rete antimafia saranno venduti da oggi nella sede dell`Assemblea regionale siciliana. «La società civile ha preso oggi possesso di questo palazzo. È un simbolo che dice più di mille discorsi. I simboli devono avere un loro significato e oggi è un ulteriore momento di riflessione nel ricordodel generale Dalla Chiesa» ha dichiarato il presidente dell`Ars, Giovanni Ardizzone, L’articolo  è a firma di Giorgio Ruta.

Corriere della Sera. Ci spostiamo al Nord dove il quotidiano di via Solferino torna per raccontare l’ennesimo annuncio che riguarda l’Expo e le mafie. A farlo, questa volta, il presidente della Regione, Roberto Maroni. “Un  faccia a faccia – scrive il Corsera «importante e costruttivo, nel corso del quale è stato ribadito il massimo impegno delle istituzioni lombarde per garantire un`esposizione totalmente mafia-free». «Ho rivisto molto volentieri il prefetto Tronca — ha aggiunto il presidente lombardo — e sono felice di questa sua nomina: ho avuto modo di conoscerlo da vicino quando l`ho chiamato al ministero dell`Interno in qualità di capo del dipartimento dei vigili del fuoco e durante quel periodo ne ho apprezzato le capacità di lavoro». Il prefetto Tronca in precedenza aveva incontrato il sindaco Giuliano Pisapia a Palazzo Marino. «E stato l`occasione per un primo giro d`orizzonte sui temi che vedono impegnati congiuntamente Comune e Prefettura, in particolare sul fronte della sicurezza indaco”.

 Avvenire. Continua il racconto della “Terra dei fuochi”. Un nuovo incendio, come scrive nel suo articolo l’inviato Pino Ciociola tiene in allerta la Campania. “Entra nel naso, in gola e negli occhi e fa venir voglia di vomitare. Non era un fuoco normale. Non è fumo normale. Ma l`emblema dell`andazzo da queste parti è nelle parole dell`ingegnere Salvatore Di Costanze, capo dell`Ufficio ambiente del Comune di Orta di Atella, nel Casertano. Sopralluogo due giorni dopo l`incendio (il sindaco Brancaccio si sta ancora aspettando che passi): – continua Ciociola «Da quanto vedo non è bruciato nulla di pericoloso». Il cronista trasale e rimane in silenzio. L`ingegnere si accorge di una telecamera e chiede di non essere ripreso. Passano cinque minuti: «Già sento i bronchi stretti e un peso sul petto. Ci vorrebbe la mascherina…», sussurra. Così adesso è impossibile starsene zitti: «Ma come, non aveva appena detto lei che “non è bruciato nulla di pericoloso”?!». L`Eurocompost (azienda che nacque grazie anche a fondi europei) avrebbe dovuto disidratare biomasse organiche, poi si scoprì che trattava rifiuti e nel 2009, dopo proteste anche accese dei cittadini, venne chiusa e fallì”. Cecilia Gentile sulle pagine di “Repubblica” dalla Campania si sposta nel Lazio per raccontare l’emergenza rifiuti a pochi passi dalla Capitale e l’appello lanciato al Governo ad intervenire al più presto.

 

 

 

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