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Rassegna stampa 19 aprile 2013

di redazione il . Rassegne

Nonostante il grande spazio riservato alla crisi politica e all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, nella stampa nazionale e locale fanno capolino notizie di mafie, malaffare e illegalità.

Il Corriere della Sera, nell’articolo a firma di Marco Gasparetti, parla della trattiva Stato-mafia. Gioranta intensa quella di ieri, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Massimo Ciancimino per utilizzare le intercettazioni tra Napolitano e Mancino, stabilendone la distruzione. Sempre ieri, è stato ascoltato dai magistrati della Dda di Palermo Licio Gelli che non risulta tra gli indagati, ma che conserva ancora numerosi segreti.

Dello stesso argomento si occupa Il Fatto Quotidiano con un lungo articolo di Giuseppe Pipitone. Nell’articolo si legge che: “Nelle ultime ore al Quirinale Giorgio Napolitano ha incassato una fondamentale sicurezza: il contenuto delle quattro telefonate in cui colloquia con Nicola Mancino rimarranno segrete. Proprio nelle stesse ore in cui le camere riunite cercano di eleggere il successore di Napolitano, la corte di Cassazione ha messo la parola fine alla lunga e tormentata diatriba delle telefonate tra il quasi ex capo dello Stato e l’ex presidente del Senato, imputato di falsa testimonianza nel processo sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra”.

Restando in Sicilia, la Repubblica di Palermo pubblica un articolo di Alessandra Ziniti sui tentacoli mafiosi nell’economia siciliana. I risultati dell’ultima inchiesta della Dia sui cantieri navali di Palermo ne sono una dimostrazione. Nell’articolo si legge che: “I cantieri navali a Palermo, La Spezia e Monfalcone, il cemento depotenziato nelle autostrade e nei ponti, decine e decine di appalti e pubbliche forniture in Lombardia, Liguria, Piemonte, l’edilizia pubblica e privata in Emilia Romagna, le energie alternative in Sicilia, Toscana e in Calabria, e poi la grande distribuzione e un fittissimo reticolo di società di autotrasporti, di ortofrutta, di scommesse sportive”.

Spostandoci in Campania, si continua a parlare di rifiuti, dopo l’inchiesta della Guardia di finanza napoletana sul sistema di tracciabilità del Sistri. Il Corriere del Mezzogiorno riporta la notizia della bocciatura europea per l’Italia sui fondi destinati allo smaltimento dei rifiuti campani. Decisione presa dalla Corte di Giustizia europea.

Il Mattino, restando in tema rifiuti, pubblica un articolo e un video sul degrado della città di Napoli. Il giornalista Gennaro Di Biase si occupa del palazzo “dell’oro di Napoli, tra i simoli della città immortalati da Totò, diventato una discarica.

Spostandoci in Calabria, Il Corriere della Calabria pubblica un articolo sulla concluisione dell’indagine “Enrgopoli” a Crtotone. Nell’articolo si legge che: “Ci sono voluti quasi quattro anni di indagini, ma adesso la Procura della Repubblica di Crotone ha chiuso il maxi-fascicolo “Energopoli” sulla realizzazione della centrale di Scandale. Dodici i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini emesso dal pm Luisiana Di Vittorio che contesta i reati di associazione per delinquere, riciclaggio, truffa aggravata, falso, estorsione e minacce”.

Il Quotidiano della Calabria, nell’articolo a firma di Gianluca Prestia, dà spazio alla nomina dell’ennesiama commissione d’accesso per verificare  le infiltrazioni mafiose in un comune calabrese. Questa volta i commissari dovranno indagare su Limbadi, cittadina del vibonese limitrofa a Rosarno.

In Lombardia, infine, sale la preoccupazione per l’Expo 2015 di Milano. Ad occuparsene è La Repubblica con l’inchiesta a firma di Alessia Gallione Un progetto di difficile realizzazione, quello dell’Expo, dove tra i tanti problemi legati alla burocrazia lenta e miope si legano gli appetiti della ‘ndrangheta calabrese, desiderosa di fare grandi “affari”

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