Napoli, inchiesta sui rifiuti, 22 arresti. Ai domiciliari l’ex sottosegretario Malinconico
La Guardia di Finanza di Napoli sta effettuando 22 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta della Dda partenopea sul sistema dei rifiuti. Nel mirino degli inquirenti il Sistri, il sistema integrato dei rifiuti, voluto da ministero dell’Ambiente. Il Sistri è stato pensato per rendere tracciabili i rifiuti e stroncare il traffico che ha arricchito le mafie, soprattutto i clan dei casalesi. Proprio dall’inchiesta dei magistrati di Napoli sarebbero emerse numerose irregolarità.
Agli indagati sono contestati, a vario titolo, reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzazione di fatture false, alla corruzione, dalla truffa aggravata, al riciclaggio, fino al favoreggiamento e all’occultamento di scritture contabili. Tra i destinatari delle misura cautelare, convalidata dal Gip di Napoli, c’è anche Carlo Malinconico, ex sottosegretario del governo Monti costretto a dimettersi poco dopo aver assunto l’incarico. Per Malinconico sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre in carcere sono finiti gli imprenditori Sabatino Stornelli, Maurizio Stornelli e Francesco Paolo Di Martino.
Il costo del progetto Sistri è stato stimato in 400 milioni di euro, e dalle risultanze investigative si presume che parte dei finanziamenti siano stati erogati alle imprese coinvolte nonostante il sistema non sia mai entrato in funzione. A rendere più difficili le indagini l’imposizione del segreto di Stato.
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