La sovranità appartiene al popolo
Di fronte al pericolo rappresentato dall’abnorme ampliamento della discarica di Grottaglie, i cittadini non sono rimasti a guardare. Hanno fatto indagini, avanzato proposte presso le amministrazioni comunali, provinciali e regionali, sono scesi in piazza molte volte per chiedere il blocco dell’ingrandimento dell’impianto situato in contrada La Torre-Caprarica.
Risultato: un lungo braccio di ferro fra la società che gestisce la discarica, la Ecolevante, il comitato che riunisce i cittadini, “Vigiliamo per la discarica”, e il Comune di Grottaglie, che a parere del comitato non ha assunto una chiara posizione a difesa degli interessi delle persone, ma piuttosto ha favorito la Ecolevante. Del resto, per i bilanci di Grottaglie l’apporto dell’azienda non è cosa da poco, poiché ogni anno la Ecolevante versa ingenti royalties nelle casse del comune.
Una protesta, quella del comitato, che non si è mai fatta tentare da toni e comportamenti estremi, ma si è sempre mantenuta nel solco di toni civili e costruttivi. Fiore all’occhiello dell’appassionato lavoro dei cittadini è stata una legge di iniziativa popolare che prevede il principio della «prossimità»: chi vuole portare rifiuti speciali in Puglia deve cioè dimostrare che non è possibile smaltirli nei siti che si trovano lungo il percorso fra il luogo di partenza e le discariche pugliesi. La legge è stata approvata quasi all’unanimità dalla Regione nell’ottobre 2007, ma, su ricorso delle imprese che gestiscono le discariche, ora è ferma all’esame della Corte Costituzionale per una questione di legittimità.
«Qualora la legge pugliese dovesse superare il giudizio di costituzionalità della Suprema Corte, saremmo di fronte a una novità straordinaria, che potrebbe modificare in profondità l’intero sistema della gestione e dello smaltimento dei rifiuti», ha scritto il vicepresidente della Regione Luciano Mineo in una lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, tesa a evidenziare il ruolo della Puglia nell’intricato affaire dell’immondizia nel nostro Paese.
Per saperne di più:
www.vigiliamoperladiscarica.it
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