Le differenze aiutano a non essere indifferenti
“La ricchezza di esperienze, culture
che ciascuno di noi porta qui oggi a Bruxelles alimenta la speranza.
Una speranza che è la grande nemica delle mafie e dei poteri illegali.
La speranza, che è impegno ed ha nomi e volti che sono anche quelli
del piccolo Laganà che a Reggio Calabria è stato colpito durante una
sparatoria tra mafiosi e che adesso lotta per la vita. Che ha il volto
del tenente Marco Pittone, ucciso a Pagani venerdi e a cui oggi nella
sua terra a Solcis in Sardegna verrà dato l’ultimo saluto. La speranza
che ha i volti e i nomi dei tredici immigrati naufragati al largo della
Libia sull’ennesimo barcone dei disperati. Nomi e volti dei tanti familiari
delle vittime delle mafie qui presenti e di quelle innocenti che sono
morte a causa di conflitti e della criminalità in Europa e non solo”.
Con queste parole Don Luigi Ciotti, presidente di Libera ha aperto l’8
giugno l’assemblea di “Contromafie Europeo”. Tre giorni di dibattiti,
seminari, incontri e proiezioni per fare il punto sulle criminalità
organizzate transnazionali. Esperti, magistrati, parlamentari europei,
esponenti delle forze dell’ordine, della scuola insieme ai familiari
delle vittime delle mafie per discutere insieme sull’importanza della
promozione della legalità e della giustizia sociale.
Più di 30 i paesi presenti
con oltre 700 partecipanti che sperimenteranno congiuntamente soluzioni
volte a contrastare le criminalità organizzate: dal riutilizzo sociale
dei beni confiscati all’implementazione di normative volte ad un più
aggressivo attacco agli interessi economici criminali.
Alla fine degli Stati Generali,
FLARE, il percorso formativo e politico, iniziato a ottobre del 2007,
per la creazione di un network internazionale contro la criminalità
organizzata, sarà una realtà operativa. Grazie ad esso finalmente
l’antimafia sociale sarà anche internazionale.
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