Per rinnovare memoria e impegno
«Si viene in Toscana per affetto, stima e riconoscenza ma anche perché qui, 20 anni fa, c’è stata una strage che non dimenticheremo». Il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, durante la presentazione della XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno oggi a Firenze va dritto con la memoria alla ferita più profonda della città toscana, per rinnovare da quel dolore l’impegno contro tutte le mafie e le illegalità «La vera lotta alla mafia la fanno gli individui e la politica – ha sottolineato Ciotti. Le radici della mafia sono al Sud ma i rami e i frutti sono al Nord. Occorre impegnarci tutti 365 giorni l’anno». Il prossimo 16 marzo da tutta Italia arriveranno a Firenze tanti cittadini, associazioni, scuole, enti locali, moltissimi giovani studenti, per rinnovare nel ricordo di quel dolore la necessità di un fronte unito e concreto contro mafiosità e corruzione.
“Non dimentichiamo”. «Firenze non dimentica – scrive in una nota il primo cittadino, Matteo Renzi. Non dimentica i magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, Gabriele Chelazzi, e tanti altri. Se e’ vero che la memoria e’ una responsabilità’ da coltivare ogni giorno, e’ altrettanto vero che occorre formare “civicamente” e coinvolgere i giovani, perché’ la costruzione di un futuro diverso sarà possibile soprattutto grazie a loro». Tanti gli impegni istituzionali messi in campo in questi ultimi mesi. Fra gli altri, la nascita di una banca dati sui 69 beni confiscati in Toscana. Sarà inaugurata proprio il 16 marzo a Firenze e – spiegano dalla Regione “E’ solo una delle iniziative politiche che abbiamo messo in campo per scoraggiare i tentativi di infiltrazione criminale, dai campi di lavoro per i giovani a regole specifiche negli appalti a progetti educativi”.
Il programma della Giornata. Per la diciottesima edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa da Libera e Avviso Pubblico (anticipata al sabato, rispetto alla data tradizionale del 21 marzo, quando in altre citta’ italiane comunque si terranno iniziative, per consentire la massima partecipazione) saranno in arrivo 500 bus, insieme a un treno speciale dalla Liguria; si incontreranno circa 600 familiari italiani e stranieri delle vittime delle mafie, in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5.000 familiari. La marcia del 16 marzo nel capoluogo toscano partirà’ dalla Fortezza da Basso: dopo aver attraversato le strade della città’, arriverà’ nello spazio antistante lo stadio Artemio Franchi. Qui sarà’ allestito un palco dal quale saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali uccisi dalle mafie. L’appuntamento, che si terra’ a quasi vent’anni di distanza dalla strage di Via dei Georgofili, è preceduto da oltre 100 iniziative promosse su tutto il territorio toscano tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti, convegni. La giornata e’ realizzata in collaborazione con la Rai Segretariato sociale e rapporti con il pubblico, con il patrocinio del Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, Comune di Scandicci e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Marcello Cozzi: ” A Firenze per rinascere”
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