Rassegna stampa 18 febbraio
Non solo la campagna elettorale e il prossimo conclave Vaticano, ma anche l’ambiente e i reati che mettono a rischio la salute dei cittadini trovano oggi spazio sulla stampa nazionale.
Alla vigilia del processo d’Appello sul caso Eternit, Il Fatto Quotidiano intervista il procuratore di Torino Raffaele Guarinello. Intervistato da Thomas Mackinson, Guarinello si dice allarmato per una «Giustizia che sull’ambiente e la salute si riveli sommaria». Di fronte af una magistratura inquirente che non riesce ad individuare indizi di colpevolezza sufficenti per affrontare un processo, Guarinello si spinge ad invocare l’istituzione di una Procura nazionale responsabile per i reati ambientali.
Sempre in ambito ambientale, Il Giornale pubblica un’inchiesta, a firma di Gianpaolo Iacobini, sugli affari delle mafie nell’economia pulita. Che sia il solare, l’eolico o il fotovoltaico, le cosche hanno fiutato l’affare. Citando il rapporto del Cnel del 2012 Iacobini scrive che: «Tra il 2007 e il 2011 ben 17 sono state le inchieste aperte da 14 procure sui parchi eolici, tutte concentrate nelle cinque regioni meridionali, 106 le persone denunciate, 126 quelle arrestate».
Si occupa di rifiuti, invece, Il Sole 24 Ore che, nel’articolo a firma di Gianni Trovati, lancia l’allarme dello stop della raccolta in tutta Italia. La nuova disciplina Tares rischia di ritardare di molti mesi il pagamento alle ditte che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si legge nell’articolo che: «Il corto-circuito degli incassi sta già determinando in queste settimane la paralisi amministrativa nella gestione ambientale delle città italiane, e nelle prossime settimane rischia di moltiplicare i casi di emergenza rifiuti».
Infine, fra le storie di una Italia che non si piega ai clan, quella dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio a firma del professore e sociologo, Nando dalla Chiesa, per il “Fatto Quotidiano” – “un imprenditore speciale – scrive dalla Chiesa. Che per non pagare il pizzo ha tenuto testa alla ‘ndrangheta reggina per vent’anni sfidando scogli e ciclopi e traditori come un Ulisse moderno, navigando su una zattera tutta sua tra pavidità di funzionari pubblici o di preti in odore di antimafia” .
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