Camorra: Don Palmese, vergognarsi per aver profanato innocenza
“La
camorra spara alle donne. C’é ancora qualcuno che è convinto
di una eventuale camorra meno cattiva?”. Se lo chiede don
Tonino Palmese, responsabile campano dell’associazione Libera,
che invita i camorristi a “provare vergogna per aver profanato
l’innocenza che noi tutti facciamo fuori con le nostre
indifferenze”.
“Da quando la camorra si è preoccupata della
dignità delle persone? – aggiunge don Tonino Palmese – Le
donne sfatino questo mito del possesso e del potere, dicendo a
se stesse, ai loro amanti e ai loro figli che è ben altro che
fa vivere”.
“Siamo di fronte all’ennesimo momento nel quale
una sola rifondazione è necessaria e possibile: quella
antropologica – spiega Palmese – Qui da noi giunge un mito di
un uomo che altrove fa mercato, mentre a Napoli fa economia
violenta. Se non ci sono difese culturali e sociali, il
messaggio di benessere si trasforma in bene-avere, a qualunque
prezzo, compreso quello della vita”. “Questo Natale – conclude
Palmese – auguro a me, ma soprattutto ai camorristi di
metterci dinanzi al Bambino e provare a sentire il senso di
una profonda vergogna per aver profanato
l’innocenza”.
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