Taurisano (Le), la palazzina confiscata al boss diventa Centro per giovani, disabili e laboratorio d’ arti e mestieri
A Taurisano, in provincia di Lecce, un immobile di tre piani, appartenuto al clan della Sacra Corona Unita facente capo a Giuseppe Scarlino, sarà affidato in gestione ad un’ associazione temporanea di scopo che al suo interno ha dato vita ad un “Centro informativo e creativo”. Il bene confiscato verràfrequentato da diversamente abili, giovani e artigiani del territorio. Un altro traguardo raggiunto nella lotta alla criminalità organizzata, un’ altra vittoria dello Stato nell’ ambito dell’ esperienza regionale “Libera il bene”, ideata per recuperare e restituire alle comunità beni appartenuti ai clan mafiosi. Risultati straordinariamente importanti da un punto di vista pratico, ma anche e soprattutto simbolico.
Il “Centro informativo e creativo” oltre ad essere un punto di riferimento per giovani, disabili, minori in difficoltà, si pone l’ obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali. Il bene fornirà un servizio informativo per disabili curato da un esperto in materie legali, un servizio di sostegno psicologico, un Gruppo di acquisto solidale (Gas), un laboratorio turistico-informativo (allo scopo di formare guide turistiche e di offrire visite guidate, informazioni e la creazione di un sito web), laboratori di arti e mestieri, un mercatino mensile dell’ artigianato. L’ iter che ha portato alla selezione del soggetto gestore si è concluso nel 2010 con l’ individuazione dell’ associazione temporanea di scopo costituita dall’ associazione di volontariato “Il sole” (soggetto capofila) e dalle cooperative sociali “Il primo sole” e “Il lavoro”.
L’ immobile è stato ristrutturato e arredato grazie ad un finanziamento di 374mila euro (di cui 37mila provenienti dalle casse comunali). I lavori hanno preso il via il 30 giugno 2011. Il bene è stato confiscato nel 2004 con sentenza definitiva della Corte di Cassazione. Nel 2007 Prefettura e Comune hanno cominciato a discutere sul da farsi. Il 24 settembre 2008, due settimane dopo il decreto di destinazione, emanato dalla Direzione generale dell’ area beni confiscati dell’ Agenzia del Demanio, l’ amministrazione comunale ha acquisito l’ immobile al proprio patrimonio indisponibile. I fondi per la riqualificazione sono arrivati, come già detto, dal bando regionale “Libera il bene”. Altri tre immobili, appartenuti al clan Scarlino, sono stati confiscati e riqualificati grazie alle risorse del progetto del Ministero dell’ Interno “Ponte creattivo” che, a Taurisano, ha fatto giungere 561mila euro. Questi beni saranno utilizzati per facilitare il reinserimento lavorativo di giovani ed ex detenuti.
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