NEWS

Magistratura, politica e mezzi di comunicazione

Di Egle Pilla (Magistratura Democratica)* il . L'analisi

S è tenuto il 17 novembre u.s. nella splendida cornice della Chiesa di S. Maria Maggiore, Piazzetta Pietrasanta 17 in Napoli, il convegno “Magistratura, politica e media” organizzato da Magistratura democratica. Il convegno ha rappresentato l’ideale prosecuzione e l’approdo finale della discussione di un forum che alcuni mesi fa è stato aperto a tutti, magistrati e non, sul sito di MD, dedicato a questo argomento.   Da sempre  Magistratura Democratica sostiene che non possono essere imposti vincoli o preclusioni al magistrato in ordine alla libera manifestazione del proprio pensiero politico, anche nell’ambito di manifestazioni promosse dalle organizzazioni partitiche, in quanto  ciò nulla toglie alla terzietà e all’imparzialità del giudice. Ma questa tradizionale posizione deve misurarsi con la capacità  dimostrata dalla magistratura degli ultimi vent’anni di incidere sulla criminalità politica e   di affrontare un alto numero di indagini e processi che vedono protagonista il mondo della politica in modo trasversale,  toccando rappresentanti più o meno illustri dei diversi schieramenti .
La riflessione ha dunque riguardato  il senso e gli spazi della figura del magistrato e il suo rapporto con la politica, la partecipazione del magistrato alla vita politica del Paese in organismi  locali e nazionali  di natura elettiva, la  possibilità per il magistrato di esprimere  attraverso il circuito mediatico  la propria opinione in ordine ad indagini in corso che coinvolgano  temi politicamente rilevanti . E’ stato scelto un percorso diverso dal solito con l’apertura di un forum che ha raccolto i contributi di circa quaranta interventi: contributi non solo di magistrati, ma anche di cittadini che, incuriositi, hanno espresso il loro pensiero ringraziando Magistratura democratica per  ‘il gradevole esempio di democrazia’.
I contributi offerti hanno evidenziato con forza due aspetti:
– a politicità  della giurisdizione, in cui i giudici di Magistratura  democratica credono fortemente, è cosa diversa dall’impegno ‘politico’ e dall’impegno ‘in politica’ del giudice; nel rivendicare la politicità della giurisdizione è opportuno astenersi da qualsiasi forma di collateralismo con i movimenti politici che rischierebbe di svilire il senso  politico autonomo  della funzione giudiziaria;
– il problema della rilevanza delle scelte comunicative e la necessità di un serio dibattito su come si fa informazione giudiziaria e come si dibatte su di essa per evitare la distorsione e la mistificazione della vicenda processuale nella divulgazione mediatica.
  Le sollecitazioni dei cittadini attraverso il forum sono state riprese nel corso del dibattito del convegno.  Si è riconosciuto al magistrato l’inevitabile carattere ‘politico’ della sua attività, intrinseco nelle sue funzioni di scelta e di interpretazione della legge, purche’ siano conservati i principi dell’ imparzialita’ e della sobrieta’, evitando sovraesposizioni mediatiche ed escludendo dai dibattiti pubblici l’oggetto delle indagini che si stanno conducendo.
Deciso e condiviso  è stato l’invito ad abbandonare i luoghi comuni, sostenendo che l’indipendenza del magistrato non viene meno partecipando al dibattito pubblico cosi’ come, tuttavia, il magistrato non può comportarsi come un comune cittadino che non ha analoghe responsabilità . Condiviso altresì il pensiero  secondo cui i media devono restare strumenti di informazione e non di distorsione e amplificazione delle decisioni giudiziarie. Il dibattito, aperto anche alle voci di rappresentanti di altri gruppi del panorama associativo dell’ANM, si è rivelato ricco di spunti di riflessione delineando con vivacità e profondità di contenuti il pensiero attuale dei magistrati sul tema con un’apertura nuova alla domanda di conoscenza della società civile .
 * Egle Pilla, componente dell’esecutivo nazionale di Magistratura Democratica

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link