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Sosteniamo Cascina Graziella, perché la memoria è impegno

Di Davide Pecorelli il . Piemonte

Cascina Graziella è un casolare immerso nella campagna di Moncalvo D’Asti. Appartenuta ad un esponente di spicco della criminalità trapanese, è stata confiscata nel 2001 perché bene acquistato con i proventi illeciti di Cosa Nostra. Ai sensi della legge 109/96 è stata affidata a fini sociali per un progetto – Rinascita Donne – che prevede la creazione di una comunità di accompagnamento e recupero per donne in difficoltà. Grazie alla collaborazione tra NovaCoop e Libera, tutti i soci Coop del Piemonte possono donare i punti raccolta al progetto di Cascina Graziella. 
I beni confiscati sono beni comuni, sostenerli è un dovere/diritto di tutti i cittadini. A seguire il servizio video su Cascina Graziella e il percorso economico e sociale che si sta avviando. Di ieri, invece, l’articolo su “L’Unità” in cui il responsabile nazionale dei beni confiscati, ufficio di presidenza di Libera, Davide Pati dà notizia dell’avvio di un percorso promosso con la Conferenza episcopale italiana e che riguarda proprio i beni confiscati. Clicca qui per leggere l’articolo e qui per l’approfondimento a cura di Toni Mira realizzato per L’Avvenire e Libera Informazione

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