Foggia, sequestrati a clan beni per 4 Mln
Il 3 agosto scorso furono catturati 15 presunti appartenenti a due diverse organizzazioni criminali, connesse tra loro e finalizzate allo spaccio di sostanza stupefacente a Foggia e San Severo, nella zona garganica di Apricena e nel territorio abruzzese. Il provvedimento restrittivo si fonda su una attività di indagine degli anni 2010-2011 e costituisce il seguito di una precedente inchiesta conclusasi nel settembre 2010. Risultato di rilievo e’ stato l’accertamento dei rapporti tra la malavita organizzata foggiana e gruppi criminali del promontorio garganico che avrebbero condiviso la gestione del traffico di cocaina e hashish.
Il gruppo foggiano era guidato da Giuseppe Caggiano, detto Pinuccio, 42 anni, pregiudicato, vicino ad ambienti legati alla mafia foggiana, il quale per la commercializzazione dello stupefacente si serviva innanzitutto del cognato Gianluca Vittozzi, 35 anni, pregiudicato. Gli approvvigionamenti dello stupefacente venivano acquisiti con abilita’ manageriale da Caggiano che, grazie alle ‘ricerche di mercato’ svolte da Giovanni Francavilla 45 anni, pregiudicato, riusciva ad acquistare la cocaina sempre al prezzo piu’ vantaggioso dai differenti fornitori garganici. Il consumo cittadino di droga veniva garantito dall’importazione della provincia, in una piramide rovesciata tipica della sola Capitanata.
Tra i differenti gruppi di fornitori garganici, risultavano particolarmente dinamici quelli del piccolo comune collinare di Apricena che, alla ricerca di guadagno, associavano alle vendite all’ingrosso in favore della malavita foggiana una altrettanto lucrosa quanto capillare vendita al dettaglio ad Apricena e Pescara. Al fine di eludere l’attività investigativa, confidando sul settore economico principale di Apricena e cioè lo sfruttamento delle cave di marmo, al telefono la sostanza stupefacente veniva talvolta indicata come ‘pezzi di marmo’.
Altro canale di rifornimento di Caggiano proveniva dal comune di San Severo.Questi, oltre ad invadere il capoluogo da uno di sostanza stupefacente cocaina ed hashish, aveva esteso il suo mercato illecito anche nella località’ costiera di Manfredonia.
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