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Due agguati di mafia nel ventennale della morte di Falcone

Di Michela Mancini il . Sicilia

La Sicilia si macchia di sangue nel giorno di Falcone. Due agguati di stampo mafioso sono avvenuti ieri sera: il primo nel centro di Catenanuova (Enna), al confine con la provincia di  Catania. Tre uomini a volto coperto sono arrivati a bordo di una Fiat Punto ed hanno cominciato a sparare contro Prospero Leonardi, 30 anni, e Angelo Drago, entrambi considerati vicini alla criminalità organizzata. Leonardi è morto durante il trasporto in ospedale, mentre Drago è rimasto gravemente ferito. Le condizioni dell’uomo sono peggiorate, tanto che nella notte è stato disposto il suo trasferimento dall’ospedale di Enna ad un centro attrezzato, che gli inquirenti mantengono segreto. Catenanuova è da tempo teatro di una guerra mafiosa, sfociata nel 2008 nella cosiddetta “strage di Catenanuova”. Allora i sicari spararono tra la gente seduta ai tavolini di un bar uccidendo il presunto reggente della famiglia mafiosa, il 47enne Salvatore Prestifilippo Cirimbolo, e ferendo gravemente cinque persone.  

Il secondo agguato si è invece consumato ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania. Il 58enne Antonio Nicotra, detto “u bummularu”, è morto dopo essere stato raggiunto da cinque colpi di pistola. La vittima si trovava sotto la sua abitazione, in via Silvio Pellico, probabilmente attendeva qualcuno. Era seduto al volante della sua auto parcheggiata, col finestrino aperto, quando il sicario lo ha colto di sorpresa. Nicotra era un commerciante di bombole a gas e titolare di un’impresa edile. Negli gli anni ’90, era stato indagato nell’operazione antimafia “Ficodindia 4” contro il clan Laudani. Da quelle accuse era stato poi assolto. La pista ora seguita dai Carabinieri del Reparto operativo e della compagnia di Acireale ricondurrebbe agli affari economici legati alla sua attività. 

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