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Attentato in una scuola a Brindisi, muore una studentessa, cinque i feriti

Di redazione il . Puglia

Tre bombole di gas sono esplose stamattina mattina intorno alle 7,45-7,50 provocando il ferimento di cinque studenti che erano davanti alla scuola “Falcone – Morvillo” di Brindisi e la morte di una studentessa.  L’esplosione e’ avvenuta in via Galanti, non lontano dal tribunale della città. Secondo quanto si e’ saputo finora, si trovava vicino ad un muretto. L’ordigno esploso – sempre secondo le prime notizie – sarebbe di notevole potenza. Il timer che ha fatto esplodere la bomba è entrato in azione proprio mentre i ragazzi stavano per entrare a scuola. La vittima è Melissa Bassi, di Mesagne. Veronica Capodieci, anche lei dello stesso paese, è in pericolo di vita  ‘E’ stato fatto per uccidere: a quell’ora le ragazze entravano, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza’. Lo dice all’ANSA Angelo Rampino, il preside dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove stamani e’ avvenuta l’esplosione. Domani in programma in città la carovana della legalità, che si chiuderà a Capaci il 23 maggio.

 Il procuratore della Dda, Motta. “Stiamo cercando di capire la matrice di questo attentato. Non escludiamo nessuna pista al momento”. Lo ha detto Cataldo Motta, il procuratore capo antimafia di Lecce, al termine del vertice in Prefettura a Brindisi con gli altri rappresentanti delle forze dell`ordine e a cui hanno partecipato anche il ministro Profumo e il procuratore antimafia Piero Grasso. Il procuratore non lo ha detto chiaramente, ma sembra che la pista più battuta sia quella terroristica. “Al momento però non ravvisiamo nessuna rivendicazione”, ha aggiunto. Alle 17 si terrà un vertice antimafia a Lecce.

La scuola aveva vinto concorso legalità. Gli studenti del “Morvillo-Falcone hanno vinto un premio per la legalità promosso da Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc. Parteciparono con uno spot – una foto/manifesto con i volti “Una serie di primissimi piani che ritraggono degli occhi aperti con al centro una foto in bianco e nero dei giudici Falcone e Borsellino. E una frase che recita: “Guarda la legalità in faccia”. 
Gli studenti della città. Non sono state evacuate le scuole a Brindisi ma sono state abbandonate dagli studenti e dagli alunni che i genitori hanno preferito riportare a casa. Lo si apprende dal sindaco, Mimmo Consales, che appena si e’ diffusa la notizia dell’attentato si e’ recato alla scuola ‘Morvillo-Falcone’ e poi in ospedale. ‘Le nostre preoccupazioni in questo momento – dice il sindaco, Consales – sono tutte per le condizioni degli studenti feriti. E’ stato proprio il sindaco a denunciare questo come un “violentissimo attacco da parte della criminalità organizzata” . Domani la carovana della legalità avrebbe dovuto  fare tappa su un bene confiscato alle mafie pugliesi.
I precedenti.  Nelle ultime settimane nel territorio di Brindisi si era registrata una recrudescenza di criminalita’ organizzata. Nella notte tra il 4 e il 5 maggio, in particolare, la Mercedes di Fabio Marini, presidente dell’Associazione antiracket di Mesagne e imprenditore attivo nel settore dei servizi dello spettacolo, era andata completamente distrutta in un attentato. L’episodio, ultimo di una serie di intimidazioni, aveva spinto una delegazione di parlamentari e degli enti locali a chiedere e ottenere un incontro con il ministro Cancellieri, svoltosi il pomeriggio dell’8 al Viminale. Il 9 maggio in un maxiblitz della polizia sempre a Mesagne, poi, c’erano stati 16 arresti di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, danneggiamento aggravato e incendio aggravato. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le possibili piste d’indagine per un fatto che non ha precedenti.
Libera. Luigi Ciotti: “ Proviamo un grande immenso dolore,  Quello che ora sentiamo di poter e dover dire che una morte di questo  genere è inaccettabile”  “Proviamo un grande dolore, tanto dolore e  vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza alle  famiglie e a tutti i ragazzi della scuola. Bisogna certo aspettare  l’esito delle indagini sull’attentato. Quello che ora sentiamo di  poter e dover dire che una morte di questo genere è inaccettabile . In Puglia ci sono beni confiscati alle mafie dove tanti giovani si danno da fare per ridare a questo nostro paese piu’ legalità, piu’ dignità, piu’ lavoro, piu’ giustizia sociale. Lo stesso avviene in tante scuole della Regione e del paese dove i ragazzi come quelli colpiti oggi dall’attentatato imparano non solo le materie del sapere ma anche l’alfabeto della cittadinanza e della corresponsabilità. Che questo fatto violento, incredibile,  non puo’ farci dimenticare la meraviglia di questi ragazzi impegnati a costruire il loro ma  anche il nostro futuro”. «Siamo sconcertati, è inaudito» dice Alessandro Leo, presidente della cooperativa ‘Terre di Puglia – Libera terrà commentando l’esplosione di un ordigno davanti a una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo a Brindisi. «L’attacco a una scuola è un fatto talmente fuori dall’ordinario – aggiunge Leo – in genere qui le bombe sono state usate a fini estorsivi, ma metterla in una scuola sembra una trappola solo per far male a qualcuno, stiamo cercando di capire». Proprio in questi giorni la carovana antimafia di Libera si trova in Puglia e in mattinata era prevista una conferenza stampa in un bene confiscato in una frazione di Brindisi, insieme alla Cgil. «La conferenza verrà fatta, ma dopo gli ultimi fatti non sappiamo ancora a che ora», dicono gli organizzatori. I Familiari delle Vittime innocenti delle mafie di Libera, in una nota,
“esprimono, sgomenti, solidarieta’ e vicinanza alle famiglie di quanti
stanno soffrendo per gli effetti del barbaro attentato, ai ragazzi
dell’Istituto Morvillo Falcone, e all’intera’ comunità pugliese. Chi ha
vissuto il dolore di sangue innocente sente forte il dramma di altro
sangue innocente. Condanna unanime pure da parte del comitato dell‘Associazione nazionale magistrati: “È un gesto palesemente diretto a scardinare la civile convivenza e i valori fondanti di cui vive la nostra democrazia”. “Ci uniamo in maniera commossa alle famiglie delle vittime condividendone il dolore e ribadendo l’impegno di tutti magistrati nella strenua difesa della legalità, della democrazia e dei valori costituzionali”. “E’ un attacco fuori da ogni tipo di standard locale, se si tratta di criminalità organizzata siamo di fronte a dei pazzi senza scrupoli”. Alessandro Leo, presidente della cooperativa Terre di Puglia, che gestisce i beni confiscati in provincia di Brindisi, si trova davanti al luogo dell’attentato. “Mesagne è un territorio difficile, lo diciamo da tempo, ma questa è una tragedia assurda, che nessuno poteva prevedere”. Il padre di due delle ragazze ferite aveva fatto dei lavori sulle terre confiscate alle mafie. Coinvolta nell’esplosione anche la nipote di un ex collaboratore di giustizia.

Sit – in in tutta Italia. Alle 18.30 i movimenti studenteschi hanno indetto manifestazioni/sit – in in tutta Italia. A Brindisi Susanna Camusso e Luigi Ciotti prenderanno parte al presidio in piazza Vittoria. A Roma al Pantheon in tanti si troveranno per dire no a qualsiasi forma di violenza.

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