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Pino Maniaci: piu’ delle minacce mi preoccupa il digitale terrestre

Dario Barà per www.ossigenoinformazione.it     il . L'analisi

“Ti facciamo sapere che abbiamo deciso che tu te ne devi andare via da Partinico perchè stai rovinando un paese altrimenti agiremo in altri modi” c’è scritto nell”ultima lettera di minacce e  insulti recapitata giovedì 26 aprile nella sede della redazione della piccola tv antimafia partenicese TeleJato e indirizzata al suo fondatore e direttore storico Pino Maniàci, già vittima di altre intimidazioni e di aggressioni. Le precedenti registrate da Ossigeno risalgono a settembre dello scorso anno quando sui muri della cittadina del palermitano sono apparse una trentina di  scritte contro di lui.   Pino Maniàci vive sotto tutela ormai da 4 anni. La sua piccola Tv dà fastidio. 

Vetri spaccati, freni segati, l’incendio di un’automobile sotto la sede della televisione, gomme tagliate. E  lettere di minacce rivolte a Pino e alla sua famiglia e ai collaboratori dell’emittente. E la celebre aggressione con il tentativo di strozzare Maniàci con la sua stessa cravatta.  E adesso perché questa nuova lettera anonima di minacce con l”‘invito” perentorio ad abbandonare il paese?  “Perché la migliore arma che possono usare oggi – ha dichiarato Maniàci – è la delegittimazione, visto che cercano di non sparare più″.  Nelle ultime settimane TeleJato si è occupata della mafia locale, dell’operazione Carthago e di altre inchieste di mafia, di sentenze, di alcuni mafiosi rimessi in libertà. “Dalla nostra tv abbiamo chiesto: come fanno questi a stare in giro per il paese senza lavorare? Come possano ostentare una potenza economica persone che non fanno nulla? Probabilmente sono tornati alla carica anche per queste cose che diciamo. Questa lettera minatoria mi sembra collegabile alle scritte murali apparse a settembre. Il tenore è lo stesso. 
C’era scritto “Pino Maniàci ai rovinato un paese” senza h, lo stesso errore è ripetuto nella lettera anonima”.  La missiva di oggi si conclude con un esplicito avvertimento: “Ti facciamo sapere che abbiamo deciso che tu te ne devi andare via da Partinico perchè stai rovinando un paese altrimenti agiremo in altri modi. Ai capito bene, vattene subito via di Partinico lo stai distruggendo. Uomo di merda sei”.  “Noi denunciamo tutto e andiamo avanti come sempre – ha dichiarato Maniàci a Ossigeno -, ma oggi il pericolo maggiore per Telejato è rappresentato dal passaggio al digitale terrestre al quale, con la normativa attuale, non potremo approdare. E se spengono il nostro segnale questi che ci minacciano ci fanno fuori davvero. Questo è il problema. Fin quando andiamo in onda, si limitano alle intimidazioni, alle minacce verbali, alle lettere minatorie, alle telefonate… Ma se Telejato non va più in onda, ci tolgono il microfono, la visibilità e ci mettono in balia di questi pdm (pezzi di merda) come li chiamo io”.  L’emittente antimafia guidata da Pino Maniàci sta vivendo il momento più difficile proprio per il rischio di chiusura, che potrebbe concretizzarsi a giugno quando anche in Sicilia ci sarà lo switch off e non sarà più visibile la televisione analogica. La legge attuale non prevede il passaggio al digitale terreste per le reti onlus, le reti comunitarie come quella di Pino. Sono circa 200 in Italia e rischiano tutte la chiusura per lo stesso motivo.  TeleJato ha presentato domanda al ministero per ottenere una concessione nel nuovo sistema di trasmissione entro la scadenza prevista. La risposta dovrebbe arrivare presto perchè dal 1 giugno in Sicilia il segnale analogico sarà oscurato.  “
Il comitato ‘Siamo tutti TeleJato’ è pronto a nuove iniziative. Per quanto riguarda il digitale terrestre siamo in attesa di una risposta dal governo che sta esaminando le pratiche, se dovessero chiuderci si alzeranno gli scudi”.  

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