Strasburgo, nominati i componenti delle Commissione antimafia europea
La seduta plenaria del Parlamento Europeo ieri ha nominato i componenti della Commissione che si occuperà di indagare sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro sporco. Un problema, di fatto, diventato continentale. Sono quarantacinque i parlamentari nominati per far parte della Commissione, i cui lavori inizieranno a fine aprile. Diciassette del Ppe, dodici di S&D, cinque di Alde, tre dei Verdi/Ale, tre del gruppo Ecr, due a testa per i gruppi Gue/Ngl e Efd, uno tra i non iscritti. La rappresentanza italiana è composta da sei parlamentari: Salvatore Iocolino e Clemente Mastella per il Ppe; Rita Borsellino e Rosario Crocetta per S&D; Sonia Alfano per Alde e Mario Borghezio per Efd.
Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano ucciso da Cosa nostra nel 1993, non nasconde la sua soddisfazione dichiarando in una nota che: «E’ un onore per me far parte della Commissione Europea contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro, anche perchè la sua costituzione è il frutto della risoluzione contro il crimine organizzato che mi ha vista relatrice unica e che è stata approvata a larghissima maggioranza nell’ottobre scorso a Strasburgo, a dimostrazione che alle parole stiamo facendo seguire fatti concreti». Grande soddisfazione anche per Rosario Crocetta, l’ex sindaco di Gela contro cui i boss avevano progettato nel passato due attentati: «Per me che ho dedicato tutta la mia vita alla lotta alle mafie è un giorno di festa, una data storica. L’Europa non scarica più solo sull’Italia il problema della mafia ma lo fa diventare un impegno solidale di tutti gli stati membri».
I lavori dell’organismo europeo inizieranno a fine aprile. La Commissione ha il mandato di un anno, con la possibilità di un rinnovo per un altro anno. L’obiettivo posto dal Parlamento di Strasburgo è quello di avere una relazione in grado di fotografare la presenza delle mafie nei paesi membri, ascoltando magistrati, investigatori, ma anche esponenti del mondo dell’associazionismo e sindacale, delle imprese e dei familiari delle vittime di mafia. Inoltre, la Commissione avrà il compito di monitorare le legislazioni degli stati membri dell’Ue per proporre all’assise continentale una normativa armonica, capace di fornire una risposta unitaria ad un problema divenuto comune.
La nascita della Commissione del Parlamento europeo si inserisce in una lenta, ma progressiva, presa di coscienza del fenomeno mafioso da parte delle istituzioni comunitarie. Lo scorso anno Strasburgo ha votato una risoluzione contro il crimine organizzato, relatrice Sonia Alfano, mentre la Commissione Europea ha monitorato la questione relativa alla confisca dei beni ai boss. Proprio in contemporanea con l’istituzione della Commissione parlamentare contro la criminalità organizzata, la Commissaria per gli affari interni Cecilia Mallstrom ha proposto nuove regole comuni per la confisca dei patrimoni frutto di proventi illeciti.
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