NEWS

Intimidazione al procuratore di Lecce, Cataldo Motta

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

“Motta infame”. Questo è stato scritto contro il Procuratore Cataldo Motta su un muro di Via Tripoli a Vernole (LE). La frase ingiuriosa è stata subito rimossa, ma il gesto ha destato molto scalpore considerato che l’ alto magistrato è da sempre in prima linea nella lotta alla Sacra Corona Unita. Già in passato, all’ indomani dell’ operazione “Augusta”, alcune frasi erano apparse nello stesso comune contro il magistrato salentino. «Si tratta di un gesto ignobile che non rispecchia il pensiero della nostra comunità. Abbiamo subito provveduto a cancellare la scritta e allertare le forze dell’ ordine», si affretta a precisare il sindaco di Vernole, Mario Mangione.

A comunicare l’ accaduto al Procuratore Motta è stato il Questore Vincenzo Carella. Polizia e carabinieri sono al lavoro per chiarire la vicenda. Nella sua relazione annuale sullo stato della criminalità organizzata nel Salento, Motta aveva sottolineato come la Sacra Corona Unita punta sempre più ad accaparrarsi il consenso sociale, svolgendo funzioni che dovrebbero essere prerogative dello Stato. Il Procuratore antimafia ha più volte evidenziato la criticità della zona che comprende il comune situato a sud di Lecce. Per spiegare meglio la metamorfosi della Scu, che punta sul consenso e sulla pax mafiosa, Cataldo Motta ha raccontato come «nel settembre 2011 siano stati sparati, in suo onore, dei fuochi d’ artificio alla scarcerazione di Andrea Leo, esponente di rilievo di un gruppo mafioso avente influenza nella zona di Vernole e nelle aree di Calimera e Melendugno (noto come gruppo dei Vernel per l’ assonanza con il famoso detersivo).

Il nome di Andrea Leo, del resto, è uno dei più importanti tra quelli rientrati nell’ operazione denominata «Augusta», portata a termine dai Ros, i Reparti operativi speciali dei carabinieri, e dal comando di Lecce dell’ Arma, lo scorso ottobre. Un’ indagine difficile e lunga diversi anni ha delineato il volto di una «mafia imprenditoriale», così com’ è stata denominata dal Procuratore Motta. Gruppi criminali che cercano di infiltrarsi nel tessuto sociale e nell’ economia sana mirando a guadagni derivanti da attività solo apparentemente lecite. Attività che affiancano quelle tradizionali e pur sempre redditizie come il traffico di sostanze stupefacenti. Un mutamento che, come chiarisce lo stesso Motta, si basa sulla cosiddetta pax mafiosa: «È lo stesso Leo, al momento dell’ arresto ad affermare che alla logica conflittuale si è sostituita quella della convivenza, usando l’ espressione: “Non ci facciamo più la guerra”.

Il Procuratore Motta tenta di sminuire l’ accaduto cercando di tranquillizzare tutti: «Non c’ è alcun collegamento. Nulla di rilevante. Nulla di preoccupante», ma allo stesso tempo ribadisce: «Bisogna non abbassare la guardia e continuare a contrastare la criminalità organizzata in ogni sua forma».
 

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link