La “toga di papà”, la sua seconda pelle
La “toga di papà”, la sua seconda pelle, ed il ricordo inossidabile e fiero di un uomo coraggioso ed integerrimo. Questo il patrimonio che ha spinto Rosanna ad uscire dall’oblio, in cui il dolore per la perdita l’aveva gettata all’indomani della tragedia. L’intitolazione dell’aula bunker del Tribunale di Palmi, un gesto senza precedenti a livello nazionale nonostante Scopelliti avesse prestato un’opera indiscutibilmente meritoria nell’ambito dei più alti ranghi dell’amministrazione della Giustizia nella capitale, ha rappresentato un altro importante momento di questa condivisione del suo dolore tramutato in instancabile impegno. Tenere accesa la fiaccola della Speranza e della Legalità, per portare luce sulle vicende processuali inficiate da depistaggi e superficialità investigative che ne hanno pregiudicato gli esiti, questa la priorità.
“Poco si è fatto per proteggere papà”, ha ribadito oggi dopo avere ringraziato per “questo gesto di grande valenza per i calabresi ma gli italiani tutti”, l’intitolazione di un’aula bunker, dove sono stati e continuano ad essere celebrati importanti processo contro le ‘ndrine della Piana di Gioia Tauro, in cui il passo di coloro che saranno chiamati a rispondere di aver macchiato di sangue questa terra sarà scandito dal giudizio severo ma coscienzioso, scrupoloso e coraggioso della magistratura. Ma il punto nevralgico rimane sempre la riapertura del processo per ristabilire Giustizia e Verità, “le uniche cose che noi familiari possiamo chiedere”. Per quanto importante sia ricordare, bisogna anche accertare i fatti e restituire verità alla storia.
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