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Addio a Oscar Luigi Scalfaro

Di redazione il . Lazio

L’ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e’ morto nella notte a Roma.  Nato a Novara il 9 settembre 1918, Scalfaro e’ stato presidente della Repubblica dal 1992 al 1999.  In molti lo ricordano per quel “Io non ci sto” che il 3 novembre 1993 che scosse profondamente lo Stato attraversato da alcune settimane dallo scandalo dei fondi Sisde e che lo lambi’ da ex ministro dell’Interno.  Scalfaro era arrivato al Quirinale proprio nei mesi più caldi dei primi anni ’90, attraversati dallo scandalo di Tangentopoli e dalle bombe della mafia in Sicilia, a Milano, Firenze e Roma. «E’ con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa – ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano  – ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del paese, e l’amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato». Tantissimi i messaggi e i ricordi giunti in queste ore dal mondo politico, culturale e del giornalismo. Fra le sue ultime interviste, Oscar Luigi Scalfaro, rilasciò una video intervista ai giovani impegnati per la Costituzione e –  alcuni mesi prima – nel suo studio al Senato aveva letto gli articoli della Costituzione, con molta forza e passione, per un progetto video che avrebbe accompagnato l’uscita del suo libro, scritto con Gian Carlo Caselli  “Di sana e robusta Costituzione.  
Ai microfoni di Rainews24, il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti stamani  ha ricordato questo impegno per la Costituzione e anche quello per la legalità e lotta alle mafie. «E’ stato il primo presidente della Repubblica – ha ricordato Ciotti  – a partecipare alla prima Giornata della Memoria e dell’Impegno dedicata alle vittime delle mafie. Fu, in seguito, a Corleone al nostro fianco, ricorda il presidente di Libera, era il 1999 ed eravamo in Sicilia dopo le stragi. Qualche anno dopo mi confidò che non fu facile superare le  criticità che per questioni di sicurezza, si erano presentate per quel viaggio a Corleone. Eppure, lui volle esserci». In quel suo intervento condannò con forza la presenza delle mafie sul territorio e disse: «Questa è prepotenza e insurrezione. Mafioso è colui che vuole fare una legge per sé, mafioso è colui che vuole sfuggire alla legge dello Stato. E nessuno a diritto ad una legge per sé»
Il presidente di Libera ha ricordato che in questi anni l’ex presidente ha  continuato ad incontrare i familiari delle vittime delle mafie, a stare accanto a queste battaglie e a portare al centro della questione antimafia, il rispetto pieno della Costituzione.  Nel maggio del 2010 con il  magistrato, Gian Carlo Caselli, scrissero “Di sana e robusta Costituzione” un libro per ricordare che la Costituzione “non è un esercizio ideologico da strumentalizzare a seconda delle necessità ma una straordinaria sintesi e definizione degli strumenti e delle regole necessarie a una convivenza. Non un vecchio ostacolo da rimuovere o piegare a tutti i costi, non un compromesso da modificare di continuo, ma un terreno di confronto pensato e strutturato per adeguarsi alle trasformazioni del Paese”

«Il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e’ stato un uomo che ha amato la Costituzione come pochi altri e che ha sempre anteposto l’interesse generale ad ogni conflitto di interesse». Ha dichiarato Articolo21 in una nota a firma del presidente Federico Orlando, del segretario Tommaso Fulfaro e del portavoce Beppe Giulietti. «Lo ricordiamo infine anche come inflessibile custode della legalita’ e dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione, anche per questo fu ingiuriato e disprezzato da chi non sopportava la esistenza stessa delle regole e dei controlli». 

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