Ennesimo colpo al patrimonio del clan di Gravina
Sigilli a immobili e conto correnti per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro. E’ accaduto a Gravina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili – emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari (collegio Presidente La Malfa – Relatore Marrone – Dr. Mattiace), su richiesta della Procura della Repubblica di Bari nei confronti di Raffaele Palma, 60 anni, pluripregiudicato, con precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all’estorsione, rapina, omicidio, traffico di sostanze stupefacenti e usura.
A Gravina – si apprende da una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari – opera un’organizzazione malavitosa di stampo mafioso, fortemente radicata sul territorio, capace di resistere ai continui arresti operati dalle forze dell’ordine nel corso degli anni (vedi le operazioni “Gravina” e “Canto del cigno”) e che dispone di disporre di ingenti quantitativi di denaro che vengono riciclati attraverso o società finanziarie o edilizie costituite, spesso costituite con questo scopo.
La Procura antimafia di Bari e la Sezione misure di prevenzione stanno continuamente monitorando e interventendo su questo patrimonio, nella convinzione che proprio “la sottrazione dei beni ai clan malavitosi possa produrre i maggiori risultati sul piano della lotta anti-mafia”.
In passato altri sequestri di beni infatti hanno colpito questa organizzazione. In esecuzione invece al provvedimento di oggi sono stati bloccati:
un libretto di deposito a risparmio libero nominativo, con saldo di euro 30.000,00 circa attualmente costituito in pegno in favore di una banca di Cassano, quale garanzia di una fideiussione attiva;
24 unità immobiliari in Turi, consistenti in 12 appartamenti e 12 locali autorimessa, edificate su due terreni da ultimare entro la data del 31.03.2012 e, tutt’ora, in fase di ultimazione;
i terreni su cui insistono le citate unità immobiliari;
L’indagine su Palma che è stata avviata nel settembre 2010, anche di fronte alla disparità fra il tenore di vita e il reddito della persona indagata.
Fonte: Agenparl
Trackback dal tuo sito.