NEWS

Benvenuti ad Azzardopoli

Di Norma Ferrara il . L'analisi, Lazio

«Questo dossier intitolato “Azzardopoli” racconta attraverso i numeri e le storie  le conseguenze di una assoluta  immobilità da parte della politica nei confronti dei rischi connessi al gioco d’azzardo. Una immobilità che da un lato ha inciso nella mancanza di una legge quadro che si occupi di mettere ordine questo settore, e dall’altro di provvedimenti che mirino alla prevenzione, all’informazione e ad una corretta comunicazione del fenomeno e dei rischi connessi».

Così il giornalista Daniele Poto, curatore del rapporto presentato oggi da Libera, commenta i contenuti del dossier sui rischi del gioco d’azzardo e le infiltrazioni criminali in questo settore. «Nell’analisi elaborata a partire da dati istituzionali, quelli delle forze dell’ordine, della Commissione parlamentare antimafia, delle procure antimafia e delle tante associazioni coinvolte da anni su questi temi, abbiamo individuato ben 41 clan che operano nelle regioni dove maggiore è la preoccupazione in questi ultimi anni per la penetrazione criminale del tessuto socio – economico: la Lombardia, la Campania e il Lazio. Un business – quello del gioco d’azzardo, continua Poto – che va di pari passo con l’espansione criminale dei clan, questo vale soprattutto per la Lombardia dove operano diversi clan appartenenti ad altrettante organizzazioni mafiose, e il Lazio, che è stata al centro di una escalation criminale collegata alla Quinta mafia o mafia da contaminazione, attiva anche in questo business».

La Commissione parlamentare antimafia nell’estate scorsa ha accolto una relazione della Guardia di Finanza che documentava proprio l’avvenuta contaminazione dell’economia legata a questo settore, con i capitali illeciti dei mafiosi. Nel documento la Commissione sottolineava che anche l’Europa da anni ci chiede di dare attuazione al D.Lgs del 21 novembre del 2007 sul riciclaggio ampiamente sottovalutato dal nostro Paese. Eppure come sottolinea quella relazione delle Commissione antimafia e conferma il dossier di Libera, questa ulteriore fessura del gioco d’azzardo consente il riciclaggio di somme di denaro ingenti ed è difficile risalire all’origine del capitale illegale ma soprattutto riuscire a punire il reato, nei fatti depenalizzato. «Il 2003 – conclude Poto – è l’anno in cui in  Italia si procede ad una sorta di liberalizzazione nel settore del gioco d’azzardo. Quell’atto in parlamento fu approvato con un sostegno trasversale, segnale che purtroppo bisogna difendersi da una certa politica che per pressione di lobby o per distrazione non fa gli interessi di tutti e affiancare a questa una risposta seria e equilibrata della società civile che chieda conto di queste azioni e faccia da “pungolo” nei confronti del parlamento e dei politici, come proviamo a fare con la rete di associazioni che insieme a Libera ha prodotto questo lavoro di approfondimento sul gioco d’azzardo». 

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link