Frequenze tv si va verso la vendita
Ieri il governo Monti ha accolto alla Camera due ordini del giorno
analoghi, di Idv, Lega ed esponenti del Pd, che lo impegnano ad
annullare l’assegnazione gratuita delle frequenze Tv e a indire una
successiva asta “a titolo oneroso”. Il documento, essendo stato accolto,
non è stato posto ai voti.
Lo ha comunicato il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero
Giarda, che ha corretto una sua precedente indicazione in cui ne
chiedeva l’accantonamento.
Si tratta sicuramente di un passo avanti. Assistiamo al pentimento
della Lega che, con il governo Berlusconi, si era forse distratta e
quindi non si era opposta al regalo al Cavaliere.
Maroni evidentemente, con questo “pentimento”, chiede ai suoi
elettori uno sconto di pena. La Lega sta tentando di recuperare voti
facendo finta di non essere stata mai al governo.
Plaudiamo invece a chi, sin dal primo momento, come Idv, si è opposto a questa vergogna e plaudiamo anche al risveglio del PD.
Si tratta comunque di un passo importante ma non conclusivo, perché
le televisioni comunitarie sono ancora fuori dai giochi e TV come
Telejato non possono presentarsi all’asta. Infatti, a differenza di
Santoro (per esempio), Telejato e i suoi volontari non hanno di certo 1
milione di euro.
Alla discussione chiediamo che venga posto anche il problema delle TV comunitarie espropriate delle loro frequenze.
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