Buongiorno Catania
Oggi nasce il giornale che non c’era. Un quotidiano online giovane, non solo per l’età dei suoi redattori e dei lettori a cui si rivolge, ma per il modo di vivere la città: guardando al futuro e credendo di poterlo migliorare. Ctzen: Catania e i cittadini, radicati sotto il vulcano ma sintonizzati sul mondo. Il salto di qualità è possibile e molti catanesi ci credono. Noi vogliamo essere tra questi.
Catania, i suoi abitanti e le loro storie. Con un taglio nuovo nei personaggi, nello sguardo, nelle idee. E’ Ctzen: quotidiano online dal tratto giovane. Non solo per l’età anagrafica di chi ci scrive e dei lettori a cui ci rivolgiamo, ma per il modo di vivere la città: guardando al futuro e credendo di poterlo migliorare. Per noi sta tutto in questo nome, Ctzen. Catania e i cittadini, radicati sotto il vulcano ma sintonizzati sul mondo, su quello che questa città, che potrebbe essere metropoli e vuole invece restare provincia, rischia di perdersi. Il salto di qualità è possibile e molti catanesi ci credono. Noi vogliamo essere tra questi.
L’esperienza avrebbe dovuto dirci che è difficile. E che, se sei giovane, lo è forse un po’ di più. Per anni abbiamo combattuto affinché questo stereotipo non si sedimentasse, diventando realtà. Pensavamo di aver trovato un’oasi, l’Università di Catania, e che anche da lì potesse partire il riscatto della città. Alla fine, dopo anni di battaglie, la scelta realistica era una sola. Arrendersi? Troppo semplice. Rilanciare? Come minimo. Ed è questo che stiamo facendo, mettendoci in proprio: Ctzen è una scommessa. Vorremmo però che non fosse solo la nostra, di un gruppo di giovani giornalisti, ma di tutta la città. O almeno di quella parte di Catania che ha ancora voglia di rischiare di cambiare.
La nostra proposta è semplice e non prevede particolari azioni di eroismo. Puntiamo a diventare il primo clic del mattino per tutti i catanesi. Come? Con una presenza costante e puntuale laddove c’è la notizia. Che non sempre riguarda i soliti noti o le beghe dei Palazzi, che a Catania sono certo più di uno. Le inchieste ci piacciono, e le troverete tra queste pagine, ma ancora di più crediamo che sia utile punzecchiare chi ha responsabilità dov’è più fragile: nel suo dolce far nulla. Il metodo è uno solo: metterci la faccia. Per questo abbiamo previsto più di una carta, da giocare insieme a voi. Ve le illustriamo brevemente.
Le strade sono disseminate di buche che crescono come una rassicurante certezza? Mai più un’alzatina di spalle e via. Gli abusivi sotto casa vostra bloccano strade e garage? Dovranno pure guadagnarsi il pane, ma anche gli altri non è che si campi certo di aria. E nemmeno solo con l’illegalità. Reagire si può, con le parole (le vostre) o magari una foto, oppure un video girato sotto casa o mentre si va a lavoro. A questo serve Voci dal quartiere: a rendere visibile quello che voi osservate. E che nessuno potrà far finta di non sapere.
Occhi, i vostri, che possono anche essere particolarmente acuti. Ecco dunque uno spazio dove esprimere la vostra opinione e discuterla con gli altri lettori: come in un bar virtuale o ai giardinetti, solo che qui è gratis e la compagnia di qualità. Si chiama Agatino’s corner. L’angolo del catanese medio. Non quello che ha fatto della furbizia e della strafottenza la sua bandiera. Ma quello che, camminando per la città, si sforza di vedere, sentire e pensare. E che magari, a volte, avrebbe anche voglia di urlare in piazza. Per questo noi mettiamo a disposizione la nostra, che di certo non sarà mai deserta. Questa terra è ricca di Storie di successo: alcuni hanno già vinto, altri ci stanno provando. Giovani d’età o di idee, oppure ancora nell’esempio che lasciano in eredità. Ve le racconteremo in una speciale rubrica settimanale.
Ctzen sarà tutto questo e forse di più. La strada la sceglieremo insieme. Il mezzo lo abbiamo già. La lapa, l’evoluzione moderna del carretto siciliano: scattante, rustica e, soprattutto, con tanto posto a bordo.
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