Mafia e appalti: condannati a Palermo 11 boss e imprenditori
Undici condanne e due assoluzioni a
Palermo nell’ambito del processo denominato “Mafia e Appalti”,
nato dall’inchiesta nella quale erano stati coinvolti gli
imprenditori Francesco Paolo Sbeglia e i suoi figli, nonche’
Vincenzo Rizzacasa e Francesco Lena. Il Gup Luigi Petrucci, su
richiesta del Pm Marcello Viola ha inflitto con il rito
abbreviato 10 anni di reclusione al boss Nino Rotolo, 8 anni a
Carmelo Cancemi, 4 anni a Pietro Vaccaro e Vincenzo Marciano’,
10 anni e 10 mesi a Antonino Maranzano, 8 anni e due mesi a
Fausto Seidita, 2 anni a Massimo Giuseppe Troia, 8 anni e 6
mesi a Francesco Paolo Sbeglia, 2 anni e 8 mesi a Francesco
Sbeglia, 3 anni e 4 mesi a Salvatore Sbeglia e Vincenzo
Rizzacasa. Assolti Francesco Bonura e l’imprenditore Francesco
Lena, al quale e’ anche stata restituita l’azienda “Abbazia
Sant’Anastasia Spa”.
Dichiarata invece la prescrizione per un
altro imputato, Francesco Gottuso.
Con la stessa sentenza e’ stata disposta la confisca di un
immobile a San Vito intestato a Fausto Seidita, conti correnti
intestati a Antonino Maranzano, la “Rekoa Srl” intestata a
Francesco Sbeglia, la “3G Costruzioni Srl” intestata a
Salvatore Gottuso, il 20% del capitale sociale della “Palagio
Srl”, di fatto appartenente a Francesco Paolo Sbeglia, meta’
della quota del capitale sociale della Dome’ Srl, di fatto
appartenente sempre a Sbeglia ma formalmente intestata al
figlio Marcello, infine la quota di capitale sociale della
Arbolandia Srl in liquidazione, intestata a Vincenzo Rizzacasa.
Oltre all’azienda di Lena sono stati anceh dissequestrati conti
correnti intestati a Rosa Montanaro, Francesco Sbeglia e
Vincenzo Rizacasa, il compendio aziendale delle societa’ Rekoa
Srl, Palagio Srl e Dome’ Srl, nonche’ la quota di capitale
sociale di vincenzo Rizzacasa in Aedilia Venusta Srl e il
compendio aziendale della societa’.
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