Arrestato latitante sfuggito a bliz antimafia
Lo scorso luglio, con l’operazione antimafia “Cerbero”, la Dda di Caltanissetta inflisse un duro colpo ai gruppi criminali attivi a Mazzarino: 26 presunti affiliati a Stidda e Cosa Nostra vennero arrestati. A quel blitz, però, sfuggì il trentasettenne Alessandro Alleruzzo: ritenuto il vero collegamento, nel mercato della droga, fra la mafia nissena e quella attiva in provincia di Catania.
La sua fuga, però, è durata solo tre mesi: i carabinieri del reparto operativo di Caltanissetta lo hanno arrestato proprio nel capoluogo etneo. L’uomo era in compagnia della sua giovane compagna, la ventunenne Federica Currò. La ragazza è accusata di aver coperto la sua latitanza. Alessandro Allerruzzo, originario di Paternò, stando agli investigatori, riusciva a garantirsi la libertà facendo leva su una fitta rete di coperture. Era in grado, infatti, di cambiare abitazione e automobile con molta frequenza, intestandole a terze persone. Spesso utilizzava parrucche per evitare controlli. Gli inquirenti ritengono che l’uomo avesse un ruolo molto importante nel mercato della droga sull’asse Catania – Caltanissetta, assicurando lauti affari ai gruppi mafiosi etnei e a quelli della zona sud della provincia nissena.
Sia Alessandro Alleruzzo che Federica Currò, dopo l’arresto, verranno sentiti dai magistrati che, in questi mesi, si sono occupati dell’inchiesta “Cerbero”.
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