Il Codacons chiede la chiusura di Rainews, su mandato di chi?
Con un comunicato diffuso dall’agenzia AGI, il Codacons, associazione di consumatori che fa capo a Carlo Rienzi, ha chiesto al CdA Rai di chiudere Rainews “che ha un costo non indifferente o a trasformarlo completamente”. A giustificare la richiesta che arriva come vera e propria diffida, il Codacons cita un presunto monitoraggio da cui avrebbe dato finora risultati inaccettabili”. Rigettando come del tutto non fondate queste accuse, annunciamo querele penale e civile per il gravissimo danno all’immagine e all’onorabilità di giornalisti, tecnici, impiegati e di tutto il primo canale allnews italiano.
Ma ci chiediamo anche quali consumatori il Codacons vuole difendere, nel momento in cui chiede proprio l’oscuramento di quel canale che, durante tutta l’estate appena trascorsa, ha garantito ai cittadini l’indispensabile e puntuale informazione su eventi fondamentali per la vita civile del Paese quale, ad esempio, la crisi finanziaria e il confronto politico per il varo della Manovra, anzichè limitarsi a mandare in onda repliche come tutti gli altri canali.
Un attacco diretto che arriva, curiosamente, proprio mentre la nostra Testata deve far fronte a un confronto difficile con i Vertici Aziendali, che vorrebbero deciderne il palinsesto inserendo programmi e rubriche avulse dal flusso unitario dell’informazione, e trasformandoci nei fatti in una Rete; settori aziendali che ignorano persino l’esistenza di un canale “allnews” Rai, e parlano di un “progetto” di allnews che dovrebbe affrontare la concorrenza “di successo” di SkyTg24.
Peccato che la Rai una allnews già ce l’ha, e questa sì di successo, con una crescita negli ascolti pari al 300% nell’ultimo anno, battendo sistematicamente il concorrente diretto e garantendo a tutta l’Azienda la copertura informativa, anche meglio e prima di grandi network internazionali, durante le ore notturne, come abbiamo ripetutamente dimostrato. Se Rainews ha una colpa, è proprio di far fronte con successo a Sky, ma soprattutto di rappresentare un pericoloso avversario per TgCom24, l’allnews del Presidente del Consiglio, ormai prossimo alla partenza.
Quanto all’accusa di costare molto, consigliamo al Codacons di verificare il bilancio della Testata, che ha proprio il pregio di costare pochissimo, sfruttando l’avanzata professionalità di giornalisti e tecnici preparati a utilizzare tutte le più recenti tecnologie e a reggere ritmi di lavoro che sostengono il confronto con qualunque struttura anche privata. La sua chiusura o “trasformazione”, magari secondo un nuovo progetto di canale, potrebbe sì, costare parecchio al Servizio Pubblico!
Forse il Codacons farebbe bene a rivedere i suoi esperti in monitoraggio, spendendo in modo più proficuo i soldi dei suoi associati.
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