La rabbia dell’ imprenditore, l’ appello del sindaco
Luigi Devicienti, saputo dell’ attentato, è rientrato subito a casa dove ha potuto constatare i danni provocati alla sua abitazione. E’ visibilmente scosso. Evita un po’ tutti: cronisti, amministratori e forze dell’ ordine. Non vuole rilasciare dichiarazioni a caldo, ma qualcosa alla fine la dice. Afferma infatti che adesso tutti gli offrono solidarietà e gli sono vicino, ma dopo si ritroverà solo.
L’ imprenditore è provato, anche perché non è la prima volta che viene fatto oggetto di episodi intimidatori: anni fa un pregiudicato gli puntò la pistola alla tempia per costringerlo a pagare il pizzo. Nel marzo del 2007 furono dati a fuoco alcuni bagni chimici di sua proprietà situati nella zona mercatale di via Brodolini. Tempo dopo gli è stata bruciata l’ automobile. La serie di attentati precedenti all’ ultimo si chiude il 26 luglio scorso quando sono state appiccate fiamme al suo portone: in questo caso, nel giro di pochi giorni, si è riusciti ad arrestare due persone.
Anche il sindaco, Franco Scoditti, si è recato sul luogo dell’ attentato. “Questa volta hanno colpito duro – ha affermato il primo cittadino – poteva scapparci il morto. Chi sa parli, chi ha visto qualcosa la riferisca anche in forma anonima alle forze dell’ ordine. La città deve sopraffare questo tentativo di imbarbarire nuovamente la nostra città con questi atti criminali che avrebbero potuto causare danni ancora più seri. Ribadisco la piena solidarietà all’ imprenditore, alla sua famiglia e alle forze dell’ ordine, le quali, sono sicuro, sapranno ben operare per porre fine a questa escalation criminale”. La preoccupazione del sindaco è che la comunità, non sentendosi al sicuro, abbia paura di collaborare.
“Questa sensazione di mancanza di sicurezza è esattamente ciò che desidero scongiurare – continua Scoditti – perché alimenta l’ omertà e non aiuta a vincere certe antiche resistenze”. Insomma, il timore è che la città ripiombi in quel clima di paura che, per anni, ha costituito l’ humus favorevole per la crescita della Sacra Corona Unita che, proprio a Mesagne, aveva una delle sue maggiori roccaforti. Il sindaco, nei prossimi giorni, convocherà l’ Osservatorio permanente sulla legalità. Si aspetta la forte reazione delle forze dell’ ordine.
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