A Ferragosto sui campi di Libera confiscati ai boss
‘Diffondere una cultura fondata su legalita’ e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto”. E’ l’obiettivo del ferragosto di Libera associazione, nomi e numeri contro le mafie che quest’anno ospita centinaia di giovani impegnati a trascorrere la festa tra studio e volontariato sui beni confiscati alle mafie e affidati all’associazione presieduta da don Ciotti.
”Palermo, Catania, Pollica, Sessa Aurunca, Tavernuzze, Isola Capo Rizzuto, Ciro’ Marina, Gioiosa Ionica, Polistena sono alcune delle localita’ scelte dalla ‘meglio gioventu” del paese – e’ scritto in un comunicato – per mettersi in gioco, per sporcarsi le mani e arricchire quei percorsi di riscatto dall’illegalita’ e dalla violenza mafiosa. Da giugno a settembre passando per il ferragosto, oltre 4000 volontari partecipano a ‘E!State Liberi’ i campi di volontariato e di studio sui beni confiscati alle mafie organizzate da Libera. Ogni mattina si alzano alle prime ore dell’alba e lavorano sui terreni che una volta erano proprieta’ di boss del calibro di Provenzano, Brusca, Riina, Piromalli, Schiavone. Nel pomeriggio studiano, incontrano e si confrontano con i familiari delle vittime di mafia, con i giornalisti e con gli operatori delle cooperative sociali”.
”Si impegnano – prosegue la nota – nella risistemazione del bene, nel lavoro agricolo con i giovani delle cooperative di Libera Terra per la produzione di olio, melanzane, peperoncino, passata di pomodoro e vino. Una proposta di un’estate diversa , di un ferragosto diverso per trasformare una vacanza in un esserci con autenticita’ e determinazione e che anche che anche a ferragosto si impegna con corresponsabilita’ per combattere la criminalita’ organizzata, le illegalita’ diffuse, le zone grigie della politica, la corruzione e il malaffare”
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