NEWS

II edizione della festa della Libertà e Legalità

Di Articolo21* il . Calabria

Anche quest’anno a San Floro, nel piccolo centro della provincia di Catanzaro si svolgerà la seconda edizione della Festa della Libertà e della Legalità. Forti dell’esperienza della scorsa stagione, i ragazzi della sede territoriale di Articolo 21, hanno voluto riproporre la manifestazione dell’anno precedente,  in quanto fortemente convinti del fatto che la Legalità e la Libertà sono gli strumenti cardini della democrazia e quindi della nostra Repubblica; affermando peraltro che la stessa sarà ormai un appuntamento fisso anche per gli anni a venire. Infatti come hanno affermato più volte i giovani rappresentanti di Articolo 21, “Libertà e Legalità si concatenano una all’altra dando vita ad un binomio inscindibile”.
L’una non può esistere senza l’altra; cosa sarebbe la democrazia senza la libertà dell’informazione? Senza la libertà di manifestare il proprio pensiero?
Cosa sarebbe la nostra Repubblica, senza una Magistratura distante dai partiti?  Questo il tema della manifestazione che anche quest’anno vedrà la partecipazione di ospiti, sia locali, sia nazionali, diverse le associazioni e istituzioni coinvolte, senza dimenticare quei volontari che, senza nulla percepire si prodigano ogni giorno a farci raggiungere il giusto livello di diritti di una democrazia riconosciuta. Nella scorsa Edizione testimone della stessa fu “Peppino Impastato”, vittima della mafia perché non obbediva silente al suo comando, quest’anno il testimone anzi no, i testimoni sono:
Il Giudice Antonino Scopelliti, ucciso in un agguato mafioso, mentre rientrava a casa dopo una giornata al mare, di cui oggi ricorre il ventesimo anniversario della sua morte; spesso dimenticato dai media, dalla politica e di riflesso dall’opinione pubblica, ma non da noi che ammiriamo il suo lavoro.
Quando fu ucciso stava preparando, il rigetto dei ricorsi avanzati dalle difese dei più pericolosi esponenti mafiosi condannati nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra.  Ancora oggi si pensa che, per il suo omicidio si mossero insieme la ‘ndrangheta e Cosa Nostra, dopo i ripetuti rifiuti di corruzione, addirittura 5 miliardi di lire secondo il pentito Marino Pulito, per raddrizzare la requisitoria contro i boss della Cupola Siciliana. Il giornalista Roberto Morrione, scomparso nel maggio di quest’anno dopo una lunga malattia; Roberto Morrione incarna al meglio il giornalista del servizio pubblico.  Non il giornalista di comodo, di un partito o di un potente, egli ha incarnato il ruolo del giornalista sin da quando era entrato in Rai nella redazione di Rotocalco Televisivo diretto da Enzo Biagi. Del lavoro in Rai ricordiamo l’inchiesta che curò al Tg1, sui finanziamenti che la CIA garantiva alla Loggia P2.  
Per quell’inchiesta anziché premiato fu massacrato e costretto alle dimissioni.
Anche se in seguito, fu chiaramente comprovato che l’inchiesta riportava la realtà delle notizie, nessuno di coloro i quali aveva mosso calunnie si scuso mai con Roberto, ma questo Roberto lo sapeva già. Tanto che, andò sempre dritto per la sua strada sino alla creazione di Rai News 24, di cui fu direttore sino al 2006 anno in cui andò in pensione, per lanciarsi subito dopo in un’altra sfida: Libera Informazione insieme a Don Luigi Ciotti.
Suo il merito per aver acquistato dai giornalisti Francesi l’ultima intervista di Paolo Borsellino, in cui il Giudice circostanzia con precisione i rapporti tra mafia e politica, la stessa intervista che il polo RAI-SET non ha mai trasmesso.  Il programma della manifestazione già ricco di interventi, è lievitato ulteriormente negli ultimi giorni con l’aggiunta di altre personalità impegnate nella lotta alla criminalità. Durante la manifestazione non mancheranno interventi richiamanti l’Unità Nazionale  e le eroiche gesta che videro la nascita della nostra Repubblica e successiva Carta Costituzionale. 

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link