A Palermo una lapide per ricordare l’agente Agostino e la moglie Ida
Una lapide commemorativa e’ stata
installata questa mattina sul lungomare Cristoforo Colombo di
Villagrazia di Carini,(Palermo), per ricordare l’omicidio
avvenuto il 5 agosto di 22 anni fa dell’agente Nino Agostino e
della moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi.
All’altezza dell’ex civico 699, dove sorgeva il villino della
famiglia Agostino, poi demolito, i familiari delle vittime, don
Luigi Ciotti, il sindaco del Comune di Carini, Giuseppe Agrusa,
le associazioni Libera, Addiopizzo, Movimento Agende rosse e
Cittadinanza per la magistratura hanno ricordato l’assassinio.
Il sindaco ha anche annunciato per il prossimo anno
l’intitolazione ai coniugi Agostino di un terreno di circa 1300
metri quadri. ”Sara’ un giardino della memoria che speriamo di
poter consegnare presto ai familiari e ai cittadini”.
”Finche’ saranno ricordati per nome possiamo dire che sono
vivi, ma per Nino e Ida chiediamo che vengano eliminate le mele
marce ancora presenti nelle istituzioni che, al contrario di
tanti poliziotti caduti, non sono stati ligi al loro dovere”,
ha detto Vincenzo Agostino durante le celebrazioni al santuario
di Santa Maria di Gesu’. ”Ci sono ancora troppi misteri e
interrogativi sull’omicidio, chiediamo verita’ e giustizia”.
Questa mattina il vicequestore ha deposto una corona di fiori.
”Sono convinto che vostro figlio fosse un cercatore di verita’
e che ha pagato con la vita questo prezzo altissimo – ha detto
Don Ciotti durante la celebrazione della messa rivolgendosi ai
genitori – Fino a quando servira’ il nostro impegno per ottenere
giustizia? Ci sono uomini che offuscano e nascondono la verita’,
ancora il 70% delle vittime di mafia attende una risposta”.
Don Ciotti ha poi ricordato un’altra vittima di mafia,
Emanuela Loi, poliziotta della scorta del giudice Paolo
Borsellino e si e’ raccolto in preghiera davanti alle tombe
degli agenti Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, nel cimitero del
santuario.(
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