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Nomadi per decreto, storie di migrazioni e indifferenza

Di Anna Foti* il . Calabria

La cooperativa Roma 1995 si trasforma in un’agorà in cui arte, teatro e musica si fondono per raccontare il viaggio di chi migra, l’indifferenza di chi ignora o è distratto e l’indignazione di chi si attiva per il cambiamento. La dimensione delle persone Rom, anche vittime di pregiudizi ma anche operosi dipendenti della cooperativa sociale, incarnano in realtà l’incapacità di superare il rassicurante pregiudizio, di confrontarsi alla pari, di accogliere chi è diverso e diventa occasione per raccontare attraverso parole, musica e forza scenografica la necessità di ripensare la migrazione, il nomadismo ed la diversità non come limite ma come risorsa, la libertà come diritto non come privilegio acquisito con la nascita in un luogo piuttosto che in altro. Nasce così lo spettacolo che proietta la dimensione reggina di integrazione su uno scenario senza confini in cui tutto, paure, desideri, diritti e ingiustizie, diventa universale.

E’ la magia di questa iniziativa congiunta della Cooperativa Rom 1995 e dell’Associazione culturale multietnica reggina “Terra senza confine”, promotrici dello spettacolo “Nomadi per decreto”, nell’ambito del più ampio progetto ImmigrArte. Un testo scritto da Antonello Mangano interpretato, nei locali della stessa Cooperativa in via Reggio Campi, da Francesco Iocolano con l’ausilio della performance scenografica di Taciana Coimbra, accompagnati dalle musiche composte da Salvatore Familiari e Bruno Pansera ed eseguite dagli stessi Salvatore Familiari (chitarra), Bruno Panzera (chitarra), e da Marco Modica (violino), Martino Conserva (piano), Giuseppe Gioffrè (tromba).  Un viaggio variegato scandito anche dalla presentazione e powerpoint a cura di Alla Leontyeva e introdotto dall’intervento del presidente della Cooperativa Rom 1995 Domenico Modafferi.  Negli stessi locali della Cooperativa Rom 1995, verrà inaugurata la mostra collettiva degli artisti: Taciana Coimbra, Grazia Siclari, Gopal Saha che resterà aperta al pubblico fino al 23 Luglio, dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Il ricavato della vendita delle opere, che in modo originale coniugano ciò che si è abituati a concepire per uso domestico e poi rifiuto ingombrante con la dimensione di elemento di arredo e fonte di ispirazione artistica, verrà devoluto in parte alla Cooperativa Rom 1995, in parte all’Associazione “Terra senza confine” che con queste entrate autofinanzierà i propri eventi e i corsi d’italiano per stranieri.

 L’affermazione della libertà di movimento e di spostamento come assunto principale per leggere quanto oggi accade. In quelle storie di contemporanea sofferenza, palpitano le vicissitudini di tutti coloro che viaggiano e che meritano rispetto. Disperati, impauriti ma sicuramente meno di chi non si muove mai.  Emblema della legalità  e riscatto in quanto primo bene confiscato riutilizzato nel comune di Reggio, simbolo di integrazione lavorativa di persone di etnia rom e di rispetto per l’ambiente con il puntuale servizio di raccolta di rifiuti solidi ingombranti ed il loro corretto smaltimento. La cooperativa sociale Rom 1995 rilancia il suo messaggio culturale, mostrando il lato più sconosciuto della dimensione Rom, meritevole di integrità come qualsivoglia altra comunità di persone.

Un modo per esplorare la nuova deriva d’Europa, smascherare le paure che si annidano dietro i pregiudizi e scoprire, attraverso i linguaggi universali dell’arte, che ogni immagine può avere mille sfaccettature e può essere in ogni momento reinventata, guardata con nuovi occhi.

* www.reggiotv.it

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