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L’Italia è una donna sindaco che sfida la mafia

Di Norma Ferrara il . Calabria, Toscana

Storie di un viaggio senza confini. Sono quelle che arrivano dal cinema itinerante in marcia dal  1 luglio scorso nel Paese. 17 appuntamenti per proiettare  film sui beni confiscati ai boss. Dopo le prime tappe nelle città del  Centro – Nord (Albiate, San Sebastiano Po’, Castel Franco Emilia) Cinemovel e Libera Terra organizzatori per il sesto anno di “Libero Cinema in Libera Terra” sono giunti  in Calabria. Lo scorso 9 luglio sono arrivati a  Isola Capo Rizzuto, città simbolo di un patto fra società civile e istituzioni per una Calabria libera dalla ‘ndrangheta, dove questa sfida è stata raccolta da Carolina Girasole, prima donna sindaco della città. Intervistata dalla giornalista Paola di Fraia (guarda qui l’intervista) proprio nel giorno in cui a Siena più di 1500 donne si sono riunite sotto lo slogan “Se Non Ora Quando?”, la biologa a capo della giunta comunale,  afferma: «Il mio “Se Non Ora Quando?” l’ho detto  nel 2008 quando mi sono candidata alle elezioni comunali di Isola Capo Rizzuto. In quel momento ho scelto di rinunciare ad una parte della mia serenità e di quella vita tranquilla, di professionista e  mamma (e da quel giorno anche quella della mia famiglia) per dare il mio contributo. Per fare la mia parte».  «Ritenevo necessario dare il mio apporto anche come donna – continua Carolina Girasole».   Parlando ad un gruppo di donne in occasione dell’8 marzo scorso Carolina lanciò un appello forte alle donne di Calabria: «è giunto il momento di occuparsi e preoccuparsi dei nostri figli non solo dentro le nostre famiglie ma soprattutto fuori, perché far crescere e studiare i nostri figli è importante ma se la società nella quale sono accolti è invivibile, non abbiamo fatto sino in fondo il nostro dovere di donne, cittadine e mamme». «A tutte loro – dico ancora oggi, ribadisce Carolina – che è arrivato il momento di dare il nostro contributo, serio e concreto, proprio come le donne sanno essere».

Nella giornata in cui a Siena nasce ufficialmente il movimento nazionale “Se Non Ora Quando” Isola Capo Rizzuto  –  con un esempio concreto che dura dal 2008 –  partecipa  a  questa chiamata collettiva delle donne alla vita pubblica, portata in piazza da un milione di persone lo scorso 13 febbraio: trasversalmente da donne, uomini, giovani e tante famiglie.  Nella stessa giornata Isola apre le porte della città ai ragazzi di Cinemovel per la proiezione del film “Il primo incarico” di Giorgia Cecere e “Libero Cinema in Libera Terra – appunti per un film” (di Antognoni, Ferrieri e Romeo).  

Viaggio
nel cuore del Paese

La piazza non è pienissima  ma è comunque un risultato importante condiviso con i tanti volontari che in questi giorni lavorano sui beni confiscati del crotonese e giunti da tutta Italia. Cinemovel li racconta, tappa dopo tappa. E a Isola raccoglie le testimonianze di alcuni  genitori che fanno per la prima volta questa esperienza insieme ai propri figli. Come Chiara da Padova che racconta  ai microfoni di Paola di Fraia – di aver deciso di partecipare per conoscere questa terra, per venire «a lavorare con la gente del posto  e per la gente del posto, condividendo questo tempo con mia figlia». «Passo dopo passo – commenta Chiara  –  si riesce a vincere il timore della gente e la paura, anche qui». A seguire le tappe e informare attraverso web e immagini, giornalisti, registi e tantissimi cameraman, tecnici, tutti uniti da questo viaggio che li porta sin dentro il cuore del Paese.

E’ Vincenzo Baver – dell’ufficio comunicazione di Cinemovel – a confidarci come questa esperienza riesca a sorprenderli, di giorno in giorno, di tappa in tappa.  «Abbiamo iniziato dal Centro – Nord – racconta Vincenzo – e abbiamo subito avvertito tanto entusiasmo ma anche molta preoccupazione per quello che in quelle regioni un tempo lontane da questi fenomeni oggi sta accadendo». L’informazione, le cronache locali, le operazioni giudiziarie, l’allarme delle istituzioni e le reazioni della società civile sono il termometro di una temperatura che sale. Anche lontano da Corleone, San Luca o Casal di Principe. Poi il cinema itinerante si sposta al Sud, attraversando la silenziosa Lucania, dove fa tappa a Matera e dopo in Puglia.  «Soprattutto in piazze difficili – commenta Vincenzo – dove le condizioni di vita allontanano giovani e meno giovani da cultura, condivisione, dall’arte …  arrivare, mettere il pannello per le proiezioni e dare possibilità a tanti giovani di stare insieme, all’aperto condividendo la visione di un film è già per molti una sorpresa e motivo di gioia». Anche questo è Libero Cinema in Libera Terra. La semplicità di un gesto non scontato come suggerisce lo spot realizzato quest’anno per promuovere questo tour in giro per l’Italia sino al 23 luglio prossimo. 

Per continuare a seguire i ragazzi di Libero Cinema in Libera Terra leggi qui i “Diari di bordo”

Qui puoi vedere le video– interviste a cura della giornalista Paola di Fraia 

Seguire l’aggiornamento su social network ed essere informato sui film proiettati e le città  coinvolte

Per altre info. Sul progetto Cinemovel clicca qui e per Libera Terra qui

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