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Ucciso in pieno centro a Roma

Di redazione il . Lazio

Gli avevano lanciato un segnale inequivocabile, lo scorso febbraio, gambizzandolo. Oggi per Flavio Simmi, 33 anni, non c’è stato nulla da fare. E’ morto in pieno centro a Roma, nel quartiere Prati,  fra via  Riccardo Grazioli Lante all’incrocio con via Simone de Saint Bon. L’uomo è stato ucciso mentre si trovava sulla propria auto, una Ford Ka grigia, in sosta al semaforo.

Secondo le prime ricostruzioni il killer si sarebbe avvicinato all’automobile e  avrebbe esploso più colpi di pistola mentre l’uomo cercava di uscire fuori dalla macchina senza riuscirvi. Simmi era figlio di un gioielliere coinvolto nel 1993 nell’ambito dell’operazione “Colosseo” contro la Banda della Magliana e aveva alcuni precedenti per lesioni e rissa. Sulla vicenda attualmente indagano gli inquirenti della squadra mobile di Roma.

Pronte le reazioni del mondo politico – istituzionale, soprattutto dall’opposizione che chiede a gran voce che si faccia chiarezza e si prendano misure adeguate in merito all’avanzare della criminalità organizzata sul territorio laziale e nella capitale. Il fuoco delle armi e la violenza criminale arrivano proprio nel giorno in cui, (la notizia è arrivata nella notte) la Direzione investigativa antimafia ha disposto un ingente sequestro di beni in mano alla ‘ndrangheta proprio a Roma  e provincia. Le ‘ndrine hanno in mano pezzi della Capitale, anche importanti, come dimostra il sequestro dell’Antico Caffè Chigi e di alcuni immobili dei quartieri Parioli e Coppedè. Chiesto a più voci, dunque, un vertice sulla sicurezza a Roma.

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