Antimafia: Cosenza; Sindaco, fatti gravissimi e si vada avanti
“Questa
vicenda, se vera, è molto grave. Io ho sempre pensato che non è un
problema di risorse ma la questione e ‘, poi, come queste risorse vengono
utilizzate. Comunque, confido sul lavoro di Le Donne”. Il sindaco di
Cosenza, Salvatore Perugini, con queste parole commenta all’ANSA la
situazione descritta ieri in commissione antimafia dal sostituto della
Direzione Nazionale Antimafia Emilio Le Donne, sulla situazione della
città bruzia in merito all’utilizzo dei finanziamenti per la 488.
“E’ chiaro – prosegue il sindaco – che se la Guardia di finanza
e la magistratura scoprono queste cose, è bene che su tutto ciò si
spinga forte l’acceleratore per dare delle risposte. Il fatto è gravissimo
– aggiunge – al di là dell’eventuale reato. Tale situazione, infatti,
influisce molto sullo sviluppo. Ecco perché bisogna fare chiarezza
subito. Se Le Donne ha individuato qualcosa, così come emerge oggi
dalla stampa, che vada avanti e concluda le indagini. Anche se devo
dire che la Guardia di finanza sulla 488 ha fatto indagini ed ha scoperto
tanto”.
“Dalla mia esperienza professionale, – dichiara Perugini – come
avvocato, so solo che qualche anno fa, proprio in concomitanza con le
elargizioni dei finanziamenti della 488, ci sono stati professionisti
che si sono dedicati alla consulenza su queste pratiche di finanziamenti.
Con ciò non dico che questo è scandaloso, tutt’altro. Ognuno deve
fare il proprio mestiere. Ciò che è importante, invece, è capire
se i finanziamenti che si ottengono, poi, vengono finalizzati per quel
motivo”.
“E’ il meccanismo della 488 – conclude Perugini – che non andava
bene perché non guardava alla funzione produttiva. Infatti, finito
il vincolo l’azienda poteva decidere di chiudere o di investire altrove
e la vicenda Polti ne è un esempio”. Al riguardo, Perugini ricorda
che, da vice presidente della Provincia seguì la vicenda di questa
azienda che, ottenuti i finanziamenti della 488 dopo cinque anni, a
conclusione del vincolo, decise di chiudere e di investire in Romania.
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