Genova, vasta operazione antidroga della Polizia di Stato
Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione coordinata dalla D.D.A.A. della Procura della Repubblica di Genova e condotta dalla Polizia di Stato, impegnata ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Genova, nei confronti di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati concernenti il traffico, anche internazionale, e lo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, rapina, ricettazione e violazione delle norme in materia di armi.
L’attività investigativa, avviata dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile del capoluogo ligure, ha consentito di ricostruire, a carico di sei delle persone indagate, un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, con ramificazioni tra il Piemonte e la Spagna, con il concorso esterno di una indagata.
Per l’operazione sono stati impegnati oltre un centinaio di agenti, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Torino, Bergamo, Monza, Lodi, La Spezia, Salerno, Bari e Lecce e con l’ausilio di unità cinofile antidroga. Sono in corso arresti anche in Spagna per tre soggetti destinatari di Mandato di Arresto Europeo.
L’indagine ha preso avvio in seguito ad un sequestro di sei kg di cocaina e una pistola rinvenuti all’interno di un’auto nel parcheggio sotterraneo di un supermercato in zona Molassana (GE), avvenuto nel dicembre 2022. Gli immediati sviluppi hanno permesso di accertare che in quel luogo si stava svolgendo una compravendita di stupefacenti, degenerata in un tentativo di rapina da parte degli acquirenti.
Le investigazioni, con l’ausilio di presidi tecnici, hanno progressivamente messo in luce l’esistenza di due gruppi criminali attivi nel traffico di droga: uno dei due è risultato radicato nella provincia di Torino e si è mostrato in grado di intrattenere rapporti continuativi con narcotrafficanti sedenti in Spagna.
In tale contesto, sono state riscontrate importazioni di partite di droga, attraverso i valichi di frontiera di Ventimiglia e del Piemonte.
Il secondo gruppo criminale, composto in prevalenza da indagati di origine pugliese, dimoranti sia in Liguria, che in altre parti d’Italia, è connotato dal fatto di essere costituito in parte da individui sottoposti a programma di protezione, in quanto collaboratori di giustizia, ovvero familiari di collaboratori.
Dalla ricostruzione degli eventi presso il supermercato è emerso che il gruppo dei pugliesi, capeggiato da un collaboratore di giustizia, allo scopo di rapinare il corriere, si era accordato per una fornitura di cocaina con esponenti dell’associazione a delinquere capeggiata da due italiani residenti in Spagna, considerati i capi del sodalizio, i quali riuscivano a intrattenere contatti stabili con fornitori presenti in quel territorio.
Nel corso delle indagini che, avendo ad oggetto due distinti sodalizi criminali, si sono orientate in una duplice direzione è stato possibile individuare i componenti del cosiddetto gruppo torinese del quale sono risultati parti attive Celi Mirko Salvatore (di anni 48) con compiti di coordinamento dell’attività di importazione in territorio italiano, svolti con il suo braccio destro Mola Andrea (di anni 48), i corrieri Iemma Keoma Francesco (di anni 41), Pellegrino Lauria Davide (di anni 35), Lavozza Gabriele (di anni 24).
È risultata coinvolta anche Donofrio Filomena Milena (di anni 45), la quale si adoperava nel fornire supporto logistico e finanziario all’associazione, mettendo a disposizione del sodalizio la propria autovettura, nonché ricevendo e inviando i capitali provento del narcotraffico, destinati al sostentamento del gruppo.
L’attività della Squadra Mobile ha consentito di attribuire all’associazione almeno tre importazioni di partite di droga sul territorio italiano, avvenute tra il febbraio e l’aprile 2023. Proprio in questa data, la Polizia francese ha tratto in arresto il corriere Pellegrino Lauria Davide, fermato appena dopo il confine con la Spagna, con 55 kg di hashish e 10 kg di marijuana occultati nell’auto.
Per quanto riguarda il gruppo capeggiato dal collaboratore di giustizia, è stato possibile ricostruirne il ruolo nell’ideazione e partecipazione al tentativo di rapina al corriere di droga, per il quale si è avvalso, anche grazie al carisma che ancora nutre in ambienti criminali, della collaborazione del genero (sottoposto a programma di protezione), e di altre due persone, rispettivamente un collaboratore di giustizia e un ex collaboratore di giustizia.
Nel corso delle indagini sono state, inoltre, arrestate in flagranza cinque persone e sequestrati 85 kg di marijuana e 87 kg di hashish.
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