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Appalti a Roma. Libera: “Ombra della ‘ndrangheta su inchiesta corruzione?”

Redazione il . Associazioni, Brevi, Corruzione, Economia, Forze dell'Ordine, Istituzioni, Lazio, Mafie, Politica

Esprimiamo gratitudine al Comando Provinciale della Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Roma per aver smantellato un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta e frode sugli appalti del manto stradale a Roma.

In attesa che le indagini facciano il loro corso, ci preoccupa il coinvolgimento di funzionari pubblici del Campidoglio e della società regionale Astral oltre che di uomini infedeli dello Stato in combutta con un imprenditore promotore del sistema corruttivo attraverso un’ampia rete di società le quali erano legalmente rappresentate da prestanome, ma in realtà erano tutte direttamente riconducibili all’imprenditore.

Una figura, quella dell’imprenditore Mirko Pellegrini, che getta ulteriori ombre su l’intera inchiesta. Parliamo, di un imprenditore, coinvolto nelle inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ‘Cumbertazione’ e ‘Waterfront’ in quanto rappresentante legale e socio unico della ‘Edilstrade S.r.l.’, avrebbe messo a disposizione la propria impresa per la partecipazione alle gare oggetto di turbativa in Calabria, mettendosi a disposizione, secondo gli inquirenti calabresi, delle esigenze della ndrangheta.

I processi che vedono imputato Mirko Pellegrino sono in corso presso il Tribunale di Palmi. Tutto ciò pone una domanda: su questa inchiesta si dipana l’ombra della ndrangheta?.

Così in una nota Gianpiero Cioffredi e Gaetano Salvo, rispettivamente coordinatore Libera Lazio e referente Libera Roma commentano la maxi inchiesta per corruzione.


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