La “Lombardia SiCura” propone un piano straordinario per il rilancio della sanità pubblica
“Un piano straordinario per il rilancio della sanità pubblica in Lombardia con l’obiettivo di allontanare il rischio della totale distruzione del Servizio Sanitario Regionale e per evitare la cancellazione dell’universalità di accesso ai servizi come previsto dalla nostra Costituzione”.
È chiara la richiesta presentata il 31 ottobre dal comitato “La Lombardia SiCura” alla Commissione sanità del Consiglio Regionale durante l’audizione organizzata per ascoltare le proposte sottoscritte da 90.000 cittadini.
“Non vogliamo che in futuro, al banco dell’accettazione dei Servizi Sanitari, anziché la tessera sanitaria sia richiesta la carta di credito” ha aggiunto il comitato.
Il messaggio presentato all’ istituzione regionale è forte e chiaro: con le sue decisioni, negli ultimi trent’anni, la Regione ha indebolito la sanità pubblica e reso la sanità privata sostitutiva anziché integrativa. Al termine dell’audizione la Commissione si è riservata la possibilità di decidere se presentare in Consiglio una mozione che raccolga almeno una parte delle nostre richieste, o se ignorarle del tutto.
La mobilitazione del Comitato prosegue in tutte le province con la campagna “Staffetta Sicura difendiamo la sanità pubblica lombarda”. I cinque punti chiave della petizione, comunque, rimangono tuttora validi.
- Centro Unico di Prenotazione
- Abbattimento delle liste d’attesa e fine delle periodiche chiusure delle agende
- Stop all’utilizzo dei medici a gettone e assunzioni di personale
- Riduzione delle rette a carico dei cittadini nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e miglioramento dei servizi per gli anziani
- Potenziamento dei Servizi Territoriali in particolare per la prevenzione.
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