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“Colletti sporchi”

Di redazione il . L'analisi, Rassegne

Colletti sporchi. Avvocati, medici, notai, commercialisti, ingegneri e architetti. Sono sempre più numerosi i professionisti al soldo dei boss, pronti a mettere al servizio delle cosche la propria esperienza. Tuttavia, se è vero che esiste una zona grigia di collusione, esistono anche sacche di resistenza. Come ad esempio a Palermo e a Modena. Due realtà differenti dove però i professionisti hanno deciso di reagire all’arroganza dei boss. Nascono carte etiche che impegnano gli Ordini a radiare gli iscritti che cedono alle tentazioni delle illegalità. Seguendo l’esempio di Confindustria Sicilia ed emulando il coraggio dei commercianti che in numerose zone del nostro Paese si ribellano al racket delle estorsioni.

Nel supplemento di Libera informazione al quotidiano “Terra”  in edicola sabato 29 l’intervista a Ivan Lo Bello, presidente degli industriali siciliani, l’esperienza dei professionisti liberi di Palermo e la Carta etica del Comitato unitario delle professioni di Modena. Inoltre un focus sulle difficoltà della magistratura sotto attacco da parte del premier con le analisi di Anna Canepa, magistrato e di Roberto Morrione, direttore e presidente di Libera Informazione. Un approfondimento su Napoli, città che vive in trincea, dove la camorra, nonostante le operazioni delle forze dell’ordine e della magistratura continua a dominare. Infine il Messico, dove la violenza non si arresta. Sono già più di 500 le vittime dei narcos nel 2011.

A seguire i link agli articoli dello speciale “Colletti sporchi”

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