Chiude la Cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra”
Erano beni confiscati alla mafia e supportati da Libera. Quasi un milione di euro di debiti. Si cerca di correre ai ripari per non perdere un patrimonio antimafia.
Per anni è stato un modello di riscatto sociale, la restituzione alla società civile dei beni confiscati alla mafia. ma anche le migliori idee devono quadrare con i conti.
Fa discutere la messa in liquidazione della cooperativa Terre di Puglia, che dal 2008, con il supporto e il marchio di Libera, ha gestito 80 ettari di terreni confiscati alla criminalità organizzata tra Mesagne, Torchiarolo, Oria e Fasano. Hanno venduto per anni i prodotti coltivati su quelle terre.
Poi qualcosa si è guastato dal punto di vista economico, tanto che a fine 2023 risultavano debiti per circa 900mila euro. Da qui la decisione di chiudere i battenti.
Prefetto e sindaci sono ora in campo per arrivare ad una gestione alternativa. Nei prossimi giorni a Brindisi è convocato un tavolo in Prefettura per mettere a punto un piano B e non perdere un patrimonio dell’antimafia.
E su questo non si tira indietro la stessa associazione Libera con i vertici nazionali.
Resta il rammarico per il tramonto di un’esperienza lunga oltre 15 anni. Ma al momento resta ferma la volontà dei Comuni titolari dei terreni di continuare a promuovere l’antimafia sociale.
Fonte: Rainews/Tgr/Puglia
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