NEWS

Arrestato a Roma il boss Luigi Moccia

Di Gaetano Liardo il . Campania, Lazio

Viveva a Roma in un lussuoso appartamento ai Parioli. Liugi Moccia, 55
anni, considerato dagli investigatori il reggente dell’omonimo clan di
Afragola, in provincia di Napoli. E’ stato arrestato dai carabinieri,
coordinati dalla Direzione distrettuale partenopea, per violazione
degli obblighi di sorveglianza speciale. Regime imposto dai magistrati
che avevano autorizzato il trasferimento del boss da Afragola, città di
residenza, a Roma. Nonostante il regime di sorveglianza, Moccia avrebbe
incontrato in più occasioni numerosi pregiudicati. Violando, quindi, la
misure cautelari imposte dai giudici. Quello dei Moccia è un clan
ancora oggi potente nella geografia del crimine camorristico.

La cosca svolse un ruolo importante nello scontro intestino tra la Nuova camorra organizzata di Cutolo e la Nuova Famiglia, schierandosi con quest’ultimo cartello contro i cutoliani. Negli anni ’90, tuttavia, i vertici del clan decisero di “chiudere” con la criminalità organizzata, dichiarando pubblicamente la loro dissociazione. «Il clan Moccia, così come accertato con sentenze passate in giudicato, non esiste più da ben oltre un decennio», aveva recentemente scritto uno degli esponenti della famiglia. Tutte dichiarazioni, queste, che non hanno convinto gli inquirenti, a partire dal fatto che la volontà di dissociazione dei boss non ha coinciso con collaborazione con la giustizia.

Gli inquirenti non hanno creduto alle intenzioni dei Moccia, mantenendo alta l’attenzione. La Dia, nella relazione del primo semestre 2010 non lascia adito a dubbi. «La famiglia Moccia – scrive – gestisce direttamente solo i traffici illeciti di maggiore rilevanza e l’infiltrazione nell’economia legale». Intervenendo «sia attraverso il riciclaggio che mediante la partecipazione, con modalità indirette, non esplicitamente riconducibili al clan, ai grandi appalti pubblici». I Moccia, oltre ad Afragola, esercitano la propria influenza nei vicini comuni di Casoria, Caivano, Arzano, Cardito, Frattamaggiore e Frattaminore. Vantano, inoltre, alleati importanti e potenti, come i Casalesi. «E’ significativo – scrive la Dia – il forte legame esistente con il clan dei Casalesi per la divisione dei proventi delle attività illecite e per il controllo degli appalti nelle aree di rispettiva influenza». 

L’arresto di Luigi Moccia a Roma è sicuramente un colpo importante contro il clan di Afragola. Tuttavia dimostra, per l’ennesima volta, gli interessi dei boss a mantenere vivo il controllo della Capitale. I casalesi e i loro alleati, ma anche le ‘ndrine calabresi e le famiglie siciliane di Cosa nostra sono presenti in numerosi e importanti settori economici di Roma e del Lazio. Mantenendo e rafforzando rapporti con politici, imprenditori e funzionari. Il Mercato ortofrutticolo di Fondi o il mancato scioglimento del Consiglio comunale della stessa cittadina laziale sono alcuni esempi della sempre più radicata presenza delle mafie nel Lazio. 

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link