“Nel nome del padre. Il caso Cirillo”
Uno dei misteri d’Italia, irrisolto a quarant’anni di distanza.
Un documentario sulla storia del rapimento dell’assessore della Regione Campania, Ciro Cirillo, per mano delle Brigate Rosse avvenuto il 27 aprile del 1981 e considerato uno dei misteri d’Italia, in onda venerdì 13 settembre alle 23.05 su Rai 3.
A quarant’anni di distanza, gli audio inediti delle telefonate intercorse tra i figli di Cirillo e i terroristi potrebbero gettare una luce inedita sulla vicenda. Su questo convincimento, nel 2021, il giornalista Francesco Piccinini – autore di “Nel nome del padre. Il caso Cirillo”, insieme a Chiara Freddi e Massimiliano Virgilio – ha voluto celebrare il quarantennale del noto caso di cronaca mettendosi sulle tracce dei testimoni dell’epoca e ripercorrendo a ritroso la storia del sequestro.
La notte del 27 aprile 1981, le Brigate Rosse rapiscono l’assessore democristiano Ciro Cirillo. Nel conflitto a fuoco vengono uccisi l’autista e l’agente di scorta. Le Br considerano Cirillo “l’uomo della ricostruzione” ovvero il principale responsabile degli appalti e dei progetti che dovrebbero risollevare Napoli e la Campania dalla devastazione post terremoto del 23 novembre 1980.
Lo Stato non tratta con i brigatisti, come fu per il caso Moro. Così i figli di Cirillo – Bernardo, Franco e Maria Rosaria – escogitano uno stratagemma, all’oscuro della magistratura, per liberare il padre attraverso un intermediario di fiducia. Il 24 luglio del 1981 Cirillo viene liberato a fronte di un riscatto di 1 miliardo e 400 milioni di lire pagato dalla famiglia.
Attraverso archivi televisivi, audio inediti e interviste ai testimoni, “Nel nome del padre. Il caso Cirillo” racconta la ricerca della verità sul rapimento e sulla liberazione di Ciro Cirillo. Un crime storico che riesce a ricostruire una delle più oscure pagine della storia della nostra Repubblica.
Regia di Edgardo Pistone. Una produzione Deepinto.
Trackback dal tuo sito.