All’Università di Milano “Tre giorni di studi su Mafia e lavoro” dall’11 al 13 settembre
La “Tre Giorni di Studi su Mafia e lavoro” promossa dal Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell’Università di Milano, proporrà dall’11 al 13 settembre una analisi aggiornata e a vasto raggio del rapporto tra mafie e lavoro, riunendo intorno all’appuntamento studiosi, rappresentanti del mondo politico-istituzionale, professionisti, giovani ricercatori.
Le ricerche sul campo e le inchieste giornalistiche hanno riportato in primo piano il rapporto tra mafia e lavoro. La soppressione dei diritti sindacali e perfino umani nelle imprese legate alla criminalità organizzata; l’attacco portato dalla mafia alla libertà delle imprese e alla possibilità di generare nuovo lavoro; i danni prodotti alla collettività dalle “tecnologie” delle imprese mafiose (dai ponti ai palazzi, dalle strade agli ospedali o all’ambiente stesso); il tendenziale passaggio dall’impresa mafiosa al sistema sociale mafioso; il lavoro che può nascere dalla lotta alla mafia e dalla confisca dei beni.
L’Università di Milano ha deciso di affrontare questo grande tema riunendo filoni di storia, questioni giuridiche primarie, ricerche contemporanee (alle quali essa stessa partecipa attivamente). E protagonisti di rilievo nazionale, dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, al consigliere delegato del “gruppo del caffè” Guglielmo in Calabria, Matteo Tubertini, in prima fila davanti ai clan.
Un’ulteriore iniziativa per dare un ruolo concreto e di innovazione all’università, valorizzando la sua responsabilità sociale.
Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti. Verrà conferito un attestato a coloro che parteciperanno ad almeno cinque mezze giornate.
Per maggiori informazioni cross@unimi.it
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