Una linea chiara e diretta… per spezzare l’isolamento
Fra pochi giorni, studenti e studentesse di tutta Italia torneranno in classe per l’inizio del nuovo anno scolastico. Ma alcuni banchi resteranno vuoti.
Quasi 50mila, secondo uno studio condotto dal Gruppo Abele insieme al Dipartimento di Fisiologia Clinica del Centro Nazionale di Ricerche. È questo infatti il numero stimato degli adolescenti fra i 15 e i 19 anni che vivono una condizione di “ritiro sociale”.
Parliamo di ragazzi e ragazze che, per mille e diversi motivi, si sono progressivamente isolati nelle proprie stanze, rinunciando a qualsiasi contatto col mondo esterno tranne quelli mediati dal web.
“Sarà una fase”; “Vedrai che gli passa”; “Tornerà presto”; “Deve soltanto chiarirsi le idee”; “Forse non era la scuola adatta”. Sono le frasi che spesso ripetono i genitori, gli amici e gli insegnanti di quelli che i giornali chiamano “Hikikomori”.
Ma non è vero! Da soli, non se ne esce. E si continua a non uscire di casa per mesi o addirittura anni.
Spezzare l’isolamento però è possibile, con un intervento educativo mirato e tempestivo. Ce lo dimostra il progetto Nove3/4, grazie al quale da anni seguiamo e riaccompagniamo piano piano al mondo i giovani ritirati sociali.
È importante cogliere subito i segnali di allarme e capire come affrontarli.
Per questo abbiamo deciso di aprire una linea telefonica dedicata a chi osserva situazioni di chiusura e isolamento, oppure le vive sulla propria pelle.
Numeri e orari
0112486221
3356865389
Lunedì dalle 9:30 alle 12:30
Giovedì dalle 15 alle 18
Il servizio di supporto sarà gratuito – fatti salvi i costi telefonici – e a rispondere ci sarà sempre personale specializzato: educatori professionali e psicologi-psicoterapeuti.
Sottovalutare rischia di aggravare le cose, mentre una semplice chiacchierata può diventare il primo spiraglio di luce da dietro una porta chiusa.
Giovanna Galasso
Psicologa – Psicoterapeuta – Responsabile sportello telefonico sul ritiro sociale
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