Un altro anno senza senza verità su Graziella De Palo e Italo Toni scomparsi in Libano
I due giornalisti italiani sparirono il 2 settembre 1980. La loro storia è su “Ossigeno Cercavano la verità”. Commemorazioni a Sassoferrato e Roma.
Quarantaquattro anni fa, il 2 settembre 1980, si persero le tracce dei giornalisti Graziella De Palo, 24 anni, e Italo Toni, 50 anni. Di loro non si è saputo più nulla.
Si trovavano a Beirut, in Libano, ufficialmente per visitare i campi profughi libanesi e documentare le drammatiche condizioni di vita dei palestinesi che vi erano rifugiasti, ma secondo alcune ricostruzioni erano lì per indagare su un traffico di armi in cui era coinvolta l’Italia. Graziella De Palo, inoltre, secondo un testimone, raccoglieva informazioni anche sull’ipotesi di un coinvolgimento dei palestinesi nella strage terroristica compiuta alla stazione di Bologna un mese prima, il 2 agosto 1980. l’ipotesi più accreditata è che siano stati rapiti e uccisi.
Appello per verità e giustizia
Dopo oltre quattro decenni non si conosce ancora la verità su questo mistero su cui grava ancora il segreto di stato, nonostante il governo abbia deciso di desecretare alcuni documenti che, pur se non direttamente collegati alla scomparsa, costituiscono la cornice in cui la vicenda si inserisce. I familiari dei giornalisti vorrebbero avere almeno una tomba su cui piangere i loro cari.
“Molto probabilmente Graziella e Italo avevano scoperto qualcosa che non potevano raccontare”, ha detto Nicola De Palo, cugino della giornalista, intervenuto il 3 maggio 2024 al convegno di Ossigeno per l’informazione per la Giornata mondiale per la libertà di stampa (vedi). “Il più delle volte, quando si parla di giornalisti uccisi, non si riesce ad avere né verità né giustizia – ha sottolineato –. In questo caso la verità e la giustizia si possono raggiungere, ma le istituzioni italiane non vogliono”.
In questo anniversario rinnovano l’appello a fare luce su questa vicenda, a Sassoferrato, la città natale di Italo Toni, dove l’amministrazione comunale e il comitato Articolo 21 Alte Marche, coordinato da Aldo Toni, fratello di Italo, organizzano una cerimonia commemorativa.
Lunedì 2 settembre, alle ore 17, nel rione Castello all’interno del parco intitolato ai due giornalisti, interverranno: Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo 21, Enzo Mucci, ex inviato Rai in Africa Medioriente, Franco Elise, presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Piergiorgio Severini, presidente del Sindacato dei giornalisti delle Marche, Vincenzo Varagona, giornalista stampa cattolica delle Marche.
Chi erano
Ossigeno per l’Informazione ha ricostruito la storia di Graziella De Paolo e Italo Toni sul sito “Cercavano la verità” www.giornalistiuccisi.it, l’archivio alimentato costantemente, anche in collaborazione con i familiari delle vittime, con documenti e approfondimenti sui cronisti, gli inviati e gli operatori dell’informazione uccisi a causa del loro lavoro in Italia e all’estero. (Leggi la storia di Graziella e la storia di Italo).
Italo toni era un reporter di guerra, con una lunga esperienza alle spalle; aveva collaborato, tra gli altri con Il Ponte, L’Astrolabio, Aut e Mensile. Graziella De Palo, giovanissima, collaborava con Paese Sera de L’Astrolabio sulle cui pagine si occupava di politica internazionale; l’estate del 1980 era alla sua prima missione all’estero e in quanto freelance, come ha raccontato Nicola De Palo a Ossigeno, “si era recata in Libano a proprie spese”.
Ossigeno per l’informazione ricorda Graziella De Palo e Italo Toni nel parco di villa Osio, bene confiscato alla mafia romana, dove all’ingresso è stato apposto il Pannello della memoria dei trenta giornalisti uccisi mentre cercavano la verità (vedi), che si trova accanto alla stele con i nomi di 900 vittime innocenti delle mafie.
In questo luogo simbolico sono in corso a cura di Ossigeno visite guidate e incontri per promuovere la memoria delle vittime innocenti, la consapevolezza dei diritti e la difesa della legalità. Le iniziative intitolate “Conoscere per informare, informare per conoscere” rientrano nel progetto “Sementi 2024” sostenuto dall’ assemblea capitolina e si svolgono in collaborazione con Musica per Roma e Roma Capitale, d’intesa con il Giardino della Memoria di Ciaculli (Palermo). GPA
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