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Corriere Fiorentino, sequestrati gli strumenti di lavoro a un cronista

Redazione il . Brevi, Diritti, Forze dell'Ordine, Giustizia, Informazione, Istituzioni, Toscana

Il sindacato: «L’indagine, a quanto pare, è mirata a far luce su una fuga di notizie, con presunta rivelazione di segreto d’ufficio, a carico di pubblici ufficiali, riguardante le cause della morte di un’allieva della scuola marescialli di Firenze».

«Federazione Nazionale della Stampa e Associazione Stampa Toscana condannano senza mezzi termini l’irruzione, avvenuta nel pomeriggio di oggi, 31 luglio 2024, nella sede del Corriere Fiorentino da parte di un magistrato e di cinque poliziotti che hanno sequestrato cellulare e computer del cronista Simone Innocenti al quale è stata perquisita anche l’abitazione». Lo si legge in un comunicato diffuso mercoledì 31 luglio 2024.

La nota prosegue: «L’indagine, a quanto pare, è mirata a far luce su una fuga di notizie, con presunta rivelazione di segreto d’ufficio, a carico di pubblici ufficiali, riguardante le cause della morte di un’allieva della scuola marescialli di Firenze. Anche il collega Innocenti risulterebbe al momento indagato. La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante e il presidente di Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, insieme a tutti gli organismi dirigenti del sindacato regionale, contestano i metodi messi in atto, ancora una volta, ai danni di un giornalista e manifestano solidarietà a vicinanza a Simone Innocenti, al direttore Roberto De Ponti e a tutta la redazione del Corriere Fiorentino».

Il Cdr del Corriere della Sera: «Stigmatizziamo con forza perquisizione invasiva a giornalista»

«Dalle 14, per due ore, cinque poliziotti e un magistrato hanno perquisito la sede del Corriere Fiorentino. Gli agenti hanno sequestrato la postazione del collega Simone Innocenti, il suo computer, il suo tablet e i suoi telefoni. Altri agenti, alle 12.30, hanno inoltre perquisito l’abitazione privata del collega». Così in un comunicato il Cdr del Corriere della Sera. «Le perquisizioni – prosegue la nota – sono state motivate con la ricerca delle fonti di Innocenti a seguito della pubblicazione di un articolo sul suicidio di una carabiniera della Scuola Marescialli di Firenze per un sospetto caso di nonnismo. Il cdr del Corriere della Sera stigmatizza con forza la decisione della procura di procedere con una perquisizione invasiva e l’atteggiamento intimidatorio delle forze dell’ordine, ricordando che il segreto delle fonti è un cardine inviolabile della professione giornalistica».

Il Cdr de La Nazione: «No a iniziative mirate alla ricerca delle fronti dei cronisti»

Il comitato di redazione de La  Nazione, con una nota, «esprime solidarietà al collega del ‘Corriere  Fiorentino’ Simone Innocenti e condanna, in un momento così delicato  per la libertà di stampa e l’informazione in generale, qualsiasi iniziativa mirata alla ricerca delle fonti dei giornalisti».

Fonte: Fnsi/Ast


Giornalista e redazione perquisiti per rivelazione segreto d’ufficio: Bartoli, inaccettabile

Garantire diritto di cronaca e tutela delle fonti

“Trovo inaccettabile che si perquisisca un giornalista, la sua casa e una redazione per una non meglio specificata fuga di notizie.  Il cronista del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti, cui va la nostra solidarietà, ha svolto il suo mestiere riportando un fatto di interesse pubblico ottenuto da fonte verificata. Non si comprende quindi l’accusa di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio che non può certo riguardare il giornalista che esercita il diritto di cronaca e agisce in base alla tutela del segreto professionale sancito dalla legge italiana e dal diritto europeo.”

È questo il commento del presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli a quanto accaduto a Simone Innocenti.

Il fatto 

Carabiniera suicida: cronista indagato per rivelazione segreto
Perquisite casa e redazione, copie di pc e cellulare

(ANSA) – ROMA, 31 LUG – Il giornalista del Corriere
Fiorentino Simone Innocenti è indagato dalla procura di Firenze
per concorso con uno o più pubblici ufficiali di rivelazione e
utilizzazione di segreto d’ufficio con riferimento a un articolo
apparso il 17 maggio scorso per il caso della 25enne allieva
della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, suicidatasi lo
scorso 22 aprile. Eseguite perquisizioni a casa e in redazione,
da parte della polizia con la presenza al giornale del pm ed
effettuate copie forensi di tre computer e del telefono
cellulare nella disponibilità del giornalista.
“Le ultime ore della carabiniera suicida alla Scuola
Marescialli, tutte le testimonianze nell’inchiesta”, il titolo
dell’articolo per il quale è scattata l’iscrizione nel registro
degli indagati e le perquisizioni. (ANSA).

Fonte: Ordine Nazionale dei Giornalisti


Perquisizioni al Corriere fiorentino e al giornalista: interrogazioni all’UE e al ministro Nordio

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