Ottimismo della volontà. Londra, Parigi e noi brancaleoni. Che alla fine arriviamo
Oggi qua vengono, o dovrebbero venire, i ragazzi di Ultima generazione, organizzati da Sonny e da Patrick (cioè in sostanza da Sonny, che ieri era “in missione” a Palermo ma prima di partire all’alba si è premurato di farmi trovare i piatti lavati).
A Palermo, presentazione del libro dei napoletani di Napoli Monitor: la solita faccenda con sedie piene e vuote ma un ottimo pretesto per fare incontrare ragazzi palermitani, napoletani e noi dei Siciliani, degnamente rappresentati dall’ambasciatore Sonny
È andata bene e mi hanno mandato le foto di loro davanti al banchetto.
Stanotte (gli avevo scritto ieri) la mail dei ragazzi di Modica (ricordi?), ormai ex ragazzi sparsi dappertutto: non possono venire qui da dove sono; ma perché non fare uno zoom? Ok, Giorgio, pensaci tu.
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Stasera abbiamo in rete Gulisano, il povero valorisissimo e dignitoso Sebastiano. Stasera sarà un gran giornalista, come di fatto è. Ma solo qui, solo stasera. Ma intanto qui e stasera.
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Ecco, ti sei fatta un’idea? Non vincono i fascisti. In Francia la maggioranza siamo noi (e non parliamo di Parigi). In Inghilterra anche più. In Francia e in Inghilterra, come nel ’36, i “prudenti” centrosinistri afflosceranno tutto, e non c’è un Churchill all’orizzonte. Ma per intanto morale alto.
Ma tu te l’immagine se, accanto a una Francia e a un’Inghilterra in ripresa civile (e una Germania in gran parte antinazista) ci fosse una Russia di Gorbaciov? Un Gorbaciov sostenuto e non saccheggiato dai paesi civili? Se Al Gore avesse avuto le palle, se la Clinton fosse stata meno egoista? T’immagini che mondo avremmo? “Non si fa con i se”: ok, ma manco con i “mai”. Se ci siamo andati vicino, vuol dire che si poteva. E dunque, ragazzi miei, su la testa. Branca, Branca, Branca! Leòn Leòn Leòn!
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