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Napoli 23 giugno, proiezione del film “Cravattari”

Geppino Fiorenza * il . Brevi, Campania, Diritti, Mafie, Progetti e iniziative

Il film “Cravattari”, con la regia di Fortunato Calvino, che ha scritto il testo e l’ha portato in teatro, per la prima volta, ben 30 anni fa e che ha vinto, tra tanti altri, anche a livello internazionale, il premio Giuseppe Fava 1995 e quello intitolato a Giancarlo Siani nel 1997, sarà proiettato domenica 23 maggio, alle ore 19:00, al Real Albergo dei poveri, in piazza Carlo III, nell’ambito del PARK PRIDE 2024.

L’ingresso è libero.

Una storia drammatica di soprusi e di usura, mirabilmente interpretata da Antonella Morea, Rosa Fontanella, Gioia Miale, Laura Borrelli, Pietro Juliano, Andrea Di Ronza.

Una giovane coppia è interessata ad una casa nel centro antico di Napoli, che vuole acquistare… La giovane sposina, Bianca, che visita l’appartamento improvvisamente si trova di fronte alla richiesta di aiuto che viene…dal sottosuolo. Si palesa dal seminterrato una ragazza, Rosa, che racconta una drammatica storia terribile.

Lei viveva con la famiglia in quella casa quando una megera strozzina contratta con loro un metodo per ripagare i propri debiti. Potranno rimanere nella casa in questione ma la figlia dovrà “andare a servizio” proprio presso l’usuraia, per ripagare i debiti dei genitori. Ma non si tratta di una proposta di lavoro da cameriera, ma di una vera e propria costrizione alla prostituzione.

La madre Nunzia scoperto il vile inganno, dopo un drammatico confronto con la figlia, che credeva i genitori compiacenti, si uccide. Rosa trova allora la forza di ribellarsi ad Assunta, l’usuraia, ed assieme al padre si rifugia nel sottosuolo attraverso un pozzo segreto che si apre nel pavimento. Liberi da ogni ricatto, riacquisteranno la loro dignità.

Da quel pozzo ogni tanto Rosa ed il padre Gennaro tornano tra i vivi e non visti scrutano i possibili acquirenti della loro casa messa in vendita dagli usurai. Talvolta  organizzano scherzi per dissuadere compratori non graditi. Ma Rosa si fida di Bianca e le chiede di comprare quella casa affinché non finisca in mano a gente sconosciuta.

Bianca spinge Rosa a farsi aiutare per affrancarsi dal ricatto degli usurai. Alla fine la giovane sposina riuscirà a convincere Rosa di riprendersi la sua vita e la sua dignità tornando sopra. “…Mi porti a vedere il mare? Che è tanto che non lo vedo…”.

A discutere dei temi affrontati, con l’autore, ci saranno Gilda Cerullo, Vittorio Ciccarelli, Rosario D’Angelo, Luigi Ferrucci, Nino Daniele, Diego Guida, Renato Lori. Coordinano Mara Biancamano e Claudio Finelli.

Lo spettacolo tornerà in scena da settembre in poi, in varie scuole per dare consapevolezza ai giovani studenti dei danni che l’usura, fenomeno criminale spesso sottovalutato, provoca alle famiglie e ai giovani.

* Psicologo, referente emerito di Libera, pres. di AsCenDeR

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